Jesolo chiama San Donà «Uniti per l'ospedale»

Sabato 2 Marzo 2019
SANITÁ
JESOLO Ipotesi nuovo ospedale, Jesolo chiama San Donà. L'idea è quella di riunire i Consigli comunali delle due città, attraverso una commissione speciale con tutti i capigruppo, per sottoscrivere un parere unanime di fronte al progetto di realizzare un nuovo ospedale tra Passarella e Caposile.
La proposta è stata lanciata durante il Consiglio comunale jesolano di giovedì scorso da Christofer De Zotti (Jesolo Bene Comune), durante la discussione voluta dal sindaco Valerio Zoggia proprio sull'ipotesi ospedale nuovo. «Con piacere è stata approvata, per voce del sindaco dice De Zotti -. L'idea è quella di mettere da parte i campanilismi che danneggerebbero entrambe le località oggi interessate dai due ospedali principali. I nostri punti fermi sono chiari: mantenere il presidio pubblico fronte mare, il Pronto soccorso e tutti i servizi attualmente presenti». Massima disponibilità al dialogo arriva anche dal gruppo di Forza Italia: «Qualora la proposta del nuovo ospedale commenta il consigliere Giovanni Scaroni - dovesse risultare concreta, pur dicendo che da parte del nostro gruppo non c'è una pregiudiziale, riteniamo comunque che la questione meriti approfondimenti, garanzie e risposte a domande per nulla scontate. Assieme alla Regione vanno analizzate tutte le specificità del territorio, compresi i collegamenti tra i vari comuni e il nuovo ospedale». Disponibilità al confronto (ma con precise garanzie per l'ospedale di via Levantina) anche per il Pd: «Prima di tutto il nostro Pronto soccorso sottolinea Damiano Mengo - dovrà essere sempre più all'altezza delle esigenze di residenti e ospiti. L'idea di realizzare un polo riabilitativo di rilevanza europea nel nostro ospedale non deve essere abbandonata». Senza pregiudiziali, ma sempre a difesa dell'ospedale di Jesolo, anche la Lega con Alberto Carli: «È fondamentale il confronto con la Regione, ma il punto di partenza deve essere la tutela dell'ospedale di Jesolo, in termini di servizi e in considerazione degli investimenti già fatti e di quelli programmati».
Giuseppe Babbo
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