Jamil, dall'Iran a Verona «Il mio rap controcorrente»

Martedì 22 Settembre 2020
IL RAPPER
Una canzone per raccontare di sé, della propria famiglia e della voglia di restare indipendente. Così Jamil, rapper veronese, per metà persiano, classe 1991, con all'attivo milioni di ascolti su tutte le piattaforme streaming, è tornato sulla scena musicale qualche settimana fa con il nuovo singolo Vengo dalla strada, in cui lo stile provocatorio che da sempre lo caratterizza lascia il posto al racconto della sua vita.
«Tutto il nuovo album sarà così», ha anticipato il rapper, che sui social ha spiegato le ragioni di questo brano: «È passato un anno dalla morte di mia nonna Kogi, chi mi segue e conosce sa quanto eravamo complici, - ha scritto Jamil. - Due anni da quando mio padre ha avuto un infarto all'estero, sono partito senza sapere se ci saremmo parlarti ancora, ma grazie a Dio sta bene. Tre anni da quando mia madre ha dovuto chiudere il negozio che tanto si era sudata. Non ho mai parlato di queste cose sui social, è la prima volta. Non ne avevo mai parlato neanche nei pezzi, solo a scriverlo mi faceva male. Mi sono sempre mostrato forte, presuntuoso, nascondendo le mie debolezze e i miei momenti tristi. Finalmente ho trovato la forza per buttare fuori tutto».
MULTICULTURALITÀ
La strada è l'ambiente multiculturale in cui Jamil è cresciuto. La sua crew (dal gergo del rap) di amici è diventata la sua etichetta, la Baida Army, con cui ha scelto di restare indipendente. Nella canzone è molto chiaro il suo rifiuto delle major e di scendere a compromessi. Le sue liriche sfrontate, dallo stile aggressivo e incalzante, lo hanno reso noto per i suoi dissing (anche questo gergo del rap, sta ad indicare i brani che hanno il proposito di prendere in giro o criticare), che ha coinvolto molti rapper italiani. Da qui i litigi a suon di pezzi con altri rapper italiani, tanto che il secondo disco di Jamil aveva per titolo Most hated, ovvero il più odiato.
STORIE E SENSAZIONI
Baida è la mia squadra canta il rapper in Vengo dalla strada, prodotto da Jaws producer della Baida Army. Il video, ideato e diretto da Jamil insieme a Francesco Cosenza (produzione Super Glue), riesce a trasportare in immagini le sensazioni e le parole del testo del singolo. Un cortometraggio che rappresenta la vita di un artista provocatorio, introspettivo, controcorrente, che proprio dalla strada prende la sua forza e la sua ispirazione. Il singolo è disponibile online. Jamil, dopo un disco ufficiale (Il Nirvana) e due mixtape (Black Book e Black Book 2), nel 2018 pubblica l'album Most Hated e in seguito la deluxe edition (nel 2019), con cinque brani inediti, che debutta nella top10 della chart ufficiale FIMI/GfK Italia. E' un grande appassionato di cinema, infatti cura regia e montaggio di tutti i suoi video musicali. A febbraio è uscito il suo ultimo singolo Come me (ft. Nayt) che ha totalizzato più di 5 milioni di stream sulle varie piattaforme e a marzo ha pubblicato la Poesia per l'Italia in cui racconta il suo punto di vista personale sull'emergenza sanitaria.
Sara De Vido
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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