In libreria il nuovo Mereghetti Bibbia per gli amanti del cinema

Domenica 9 Dicembre 2018
IL LIBRO
Ormai l'attesa per le stellette del Mereghetti è quasi pari a quella delle note stelle gastronomiche della Michelin, in grado di aiutare ad aprire o chiudere le porte dei ristoranti più quotati. Certo non avrà il respiro internazionale della guida rossa dei gourmet, ma tuttavia nel suo scintillante rosa shocking scelto per l'edizione 2019, da poco in libreria, il dizionario dei film del critico cinematografico quanto meno più famoso d'Italia si porta appresso, come per la Michelin, dibattiti, conflitti, zuffe professionali sulla mezza stelletta in più o in meno.
Da 25 anni ormai, con una cadenza biennale pressoché ininterrotta, il dizionario di Paolo Mereghetti (oggi condiviso con alcuni collaboratori), aiuta a ritrovare, come dice lo stesso autore, la voglia anche di capire oltre che vedere i film, un rilancio dell'attività critica, qui pur inevitabilmente contenuta, che da un po' si è smaterializzata anche sui giornali.
UN LUNGO PERCORSO
Dai Lumière a ROMA, ultimo Leone d'oro, sono ben 35 mila le schede presentate in due volumi, più un terzo con l'indice di registi, attori e titoli originali, un lavoro immane, un amico insostituibile per cinefili e semplici spettatori. Un volume di grande interesse per grandi e piccole curiosità in un mondo cinematografico vastissimo e sfaccettato, con protagonisti e comprimari.
TUTTE LE SCHEDE
Schede nuove (oltre 2.000 le novità, quasi tutte opere di recente uscita) e schede rivisitate (ecco finalmente il primo 4 stelle, il massimo, ad Antonioni per Il grido, ma non per Sergio Leone, che fatica anche ad arrivare a 3), in un continuo aggiornamento, perché i film con l'età cambiano la loro importanza, c'è chi sale e chi scende come L'armata Brancaleone che ne perde addirittura una (da 4 a 3). E tra i nuovi ecco spuntare le 4 per Il filo nascosto, Un affare di famiglia, l'eccentrico I diari di Angela Noi due cineasti della coppia Angela Ricci Lucchi, scomparsa a febbraio, e Yervant Gianikian, mentre Dogman si ferma a 3 e mezzo e purtroppo Menocchio a 2 e mezzo.
Edito al solito da Baldini+Castoldi, ha in più indici tematici, l'elenco dei film a 4 e 3½ stelle, e un'unica eccezione alle serie tv: Twin Peaks Il ritorno di David Lynch, considerato come unico film in 18 parti, al quale sono dedicate ben 5 pagine, puntualmente e meritatamente dotata di tutte le stelle possibili. Ora sotto a leggere le oltre 6 mila pagine: ci sono due anni di tempo per avere, per così dire, una cultura enciclopedica. E via alle guerre stellate.
Adriano De Grandis
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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