Il Salone Nautico di Venezia edizione 2021 ha confermato la voglia e l'autorevolezza

Sabato 12 Giugno 2021
Il Salone Nautico di Venezia edizione 2021 ha confermato la voglia e l'autorevolezza di Venezia di tornare a riappropriarsi del proprio ruolo di Città, con una propria identità marittima, ma anche come luogo dove le diverse eccellenze della penisola italiana possono ritrovarsi per valorizzare imprese, competenze, che identificano l'Italia come Paese europeo che può trovare una propria leadership nel Mediterraneo. Una riflessione che è stata al centro di uno dei convegni del Salone, promosso da Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia dal titolo Terziario del mare è... blue economy!. Ed è emersa la consapevolezza che si devono cogliere oggi le opportunità e l'eccezionale ricchezza dei propri asset - della cosidetta blue economy, l'economia del mare. Città come Venezia che si riscopre Città-Porto, ma anche baricentro di tutta quell'economia turistica che deriva dalla ricchezza mare, come la nautica, la diportistica. C'è tutto un terziario del mare che è parte della blue economy e che vede nella morfologia del Paese la sua prima fonte di PIL: una cerniera tra Europa e Mediterraneo centrale ed orientale di 8.000 km di costa, contro una frontiera terrestre di poco superiore ai 1.900 km, un mare Adriatico Settentrionale con 269 km di coste venete e friulane, i suoi porti intercontinentali di Venezia, Trieste e Chioggia. Per non parlare della diportistica: il turismo che viene dal mare, nel Veneto conta circa 6.500 barche registrate, i porti turistici 25 in Veneto e 19 in Friuli Venezia Giulia, ma complessivamente, le marine e i porti turistici italiani sono 537 e dei circa 161.500 posti barca in Italia, almeno 30.500 nel solo Adriatico Centrale e Settentrionale. Persi i treni delle politiche settoriali, per l'economia legata al mare rimane un'ultima occasione: cogliere le opportunità del PNRR per realizzare azioni strutturali in un'ottica di integrazione, sostenibilità e resilienza, come previsto dal quadro individuato nel PNRR dalle missioni M3c2, Intermodalità, logistica integrata, portualità e M1c3, Miglioramento delle strutture turistico ricettive. È l'ultima possibilità per garantire una leadership al Paese e rilanciare le città metropolitane costiere, riconosciute motore dello sviluppo, e che devono essere protagoniste nel Mediterraneo, grazie a progetti, infrastrutture che dovranno integrare blue economy, bioeconomia, economia circolare, trovando l'equilibrio tra potenziamento dei servizi, delle filiere produttive legate al mare, pesca compresa e la valorizzazione del turismo del e dal mare. Ma il Salone Nautico è stata anche un'occasione, per Venezia, per riappropriarsi e per impegnarsi ad investire nel suo futuro ereditato dai 1600 anni che la Città e la sua estensione metropolitana stanno celebrando. È oggi il momento di raccogliere proposte e progetti fattibili per guardare oltre la vocazione anche turistica e culturale della Città storica e del suo territorio. Per ritrovare o reinventare un proprio impegno nei confronti dell'Europa e del suo Mare, su quale sia il ruolo quale Città-Porto e Città-Evento di un mare Adriatico fattosi, ormai, metropolitano.
*vicedirettore Confcommercio Unione Metropolitana di Venezia
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