IL RITRATTO
Se n'è andato prematuramente e dopo una lunga malattia, a soli

Lunedì 15 Giugno 2020
IL RITRATTO
Se n'è andato prematuramente e dopo una lunga malattia, a soli 59 anni, Luigi Spagnol, grande editore dal fiuto sopraffino, che portò in Italia i libri di J.K. Rowling dedicati a Herry Potter e seppe cogliere la potenzialità di Luis Sepúlveda, Daniel Pennac, Margaret Atwood, Philip Pullman, per citarne solo alcuni.
INTUIZIONI
Vicepresidente del gruppo Mauri Spagnol (fondato nel 2005), come direttore editoriale di Ponte alle Grazie, e presidente della casa editrice specializzata in letteratura per ragazzi, Salani, ebbe tantissime intuizioni vincenti. Oltre a quella, già colossale, di tradurre i libri della Rowling - il più grande successo di tutti i tempi - fu lui a capire la potenzialità di libri di favole come Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Sepúlveda (il grande autore cileno scomparso lo scorso 16 aprile, a causa del coronavirus), ma anche di puntare sui libri di Giobbe Covatta, sui manuali di cucina di Benedetta Parodi, che si rivelarono successi straordinari.
Uomo poliedrico, finissimo traduttore, sin dagli anni giovanili, di molte opere, da L'uomo che piantava gli alberi di Jean Giono a Harry Potter e la maledizione dell'erede, ma anche (dal norvegese), del romanzo Amore di Hanne Ørstavik. È stato suo l'adattamento italiano della Legge di Murphy di Arthur Bloch; ma fu anche coautore del libro illustrato Creature fantastiche metropolitane (1992) e (con la madre, Elena Spagnol) di Machiavelli per i manager, e di tanti libri di cucina, che era la sua grande passione.
Nato a Milano il 21 marzo del 1961, studi d'arte a Parigi, Luigi Spagnol aveva l'editoria nel suo Dna ma era anche un apprezzato pittore (spesso era lui stesso a disegnare le copertine, che seguiva con attenzione maniacale); ed era un cultore della grande musica classica e operistica. Figlio dello storico editore Mario Spagnol (1930-1999), che guidò a lungo Longanesi, Luigi Lascia la moglie Hanne e i figli Antonio e Lara.
Con Ponte alle Grazie portò in Italia autori prestigiosi, Margaret Atwood, Karl Ove Knausgård, David Mamet, Simone de Beauvoir, Philippe Claudel; e sotto la sua guida si formò l'impareggiabile catalogo di Adriano Salani Editori, con Astrid Lindgren, Roald Dahl, Jean Giono, Daniel Pennac, Philip Pullman, David Almond. Rilanciando il marchio Vallardi, è stato artefice del successo di autori come Marie Kondo (Il magico potere del riordino), e delle diete per la longevità di Valter Longo.
IL RICORDO
«Un editore straordinario» lo ricorda Ricardo Franco Levi (Aie). «Per me ricorda Stefano Mauri, presidente e amministratore delegato del gruppo - è stato come avere un fratello sul lavoro. In più di trent'anni abbiamo condiviso tante avventure. Luigi era una persona di sostanza, non badava agli onori». Con Luigi Spagnol, «è scomparsa la persona che con i suoi successi editoriali ha dimostrato più volte negli ultimi trent'anni di sapere meglio di chiunque altro che cosa è un libro, cosa può fare un libro per i lettori e fino a dove può arrivare». Un uomo che diceva, semplicemente che «i libri sono scritti da persone, letti da persone, venduti da persone, e parlano di persone».
Riccardo De Palo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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