IL RECUPERO
E' probabilmente uno delle opere più importanti e suggestivi del mondo soprattutto per la storia languida che lega Giulietta a Romeo. Il Balcone di Giulietta a Verna è tornato a risplendere, recuperato grazie al restauro che ha visto come sponsor unico Tecnored, azienda veronese specializzata nel settore della deumidificazione, risanamento e consolidamento di edilizia civile e monumentale. Un recupero che apre al grande progetto L'Isola di Giulietta, ideato dalla Teatro Nuovo Srl di Verona. Un piano per creare un'area intera di Verona dedicata al mito Shakespeariano di Giulietta, dalla Casa di Giulietta al confinante Teatro Nuovo, fino ai palazzi vicini, per sviluppare un percorso di tre ore di visita, sul modello della Graceland di Elvis Presley a Memphis (Usa). Un progetto affidato all'Università di Venezia, con responsabili scientifici il professore di composizione architettonica Benno Albrecht e l'architetto veronese Marco Ardielli.
CIRCOLO VIRTUOSO
Intanto, ieri a Verona c'è stata l'inaugurazione del restauro del balcone più celebre al mondo, scandito da venti nicchie gotiche, e che ogni anno attira nel cortile di via Cappello 23, sede della Casa di Giulietta, oltre un milione di persone. «Il Balcone di Giulietta è simbolo di un affetto divenuto immortale grazie al genio di Shakespeare, e del sentimento amoroso in generale - ha commentato Margherita Bolla, direttrice dei Musei d'Arte del Comune di Verona -. Siamo grati a Tecnored che si è resa disponibile gratuitamente alla globalità dell'intervento che ha previsto un'indagine statica e un restauro, con analisi dei materiali e studio delle più moderne tecniche non invasive di conservazione». L'usura del tempo e dell'uomo aveva provocato nel celebre balcone di arenaria, marmo rosso scaligero e tufo di Avesa, fessurazioni, abrasioni e consunzioni che hanno reso necessario un intervento di recupero e di ripristino.
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«Verona non solo è il mito mondiale dell'amore, ma la sede della nostra società ed è anche la mia città. È un dono sicuramente impegnativo, ma che facciamo con grande entusiasmo e piacere, un contributo al mito di Verona e di Giulietta», ha detto Paolo Mariani, presidente di Tecnored. Solo nel 2016 quasi 330 mila visitatori si sono affacciati sullo storico cortile, nel complesso medievale della famiglia Dal Cappello (che nella tragedia shakespeariana mutò in Capuleti), rimaneggiato nella prima metà del Novecento su ispirazione del cinema hollywoodiano e arredato con mobili d'epoca per dare un preciso riferimento agli innamorati che, da ogni paese, già allora giungevano in città per confermarvi il loro pegno d'amore. Oggi l'ingresso al cortile è libero, mentre alla casa ed al balcone a pagamento. Con il progetto de L'Isola di Giulietta diverrà una visita ad ingresso, con tanto di guida al mito ed alla tragedia immortale di Giulietta e Romeo di William Shakespeare che ha circa 700 anni.
Massimo Rossignati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA E' probabilmente uno delle opere più importanti e suggestivi del mondo soprattutto per la storia languida che lega Giulietta a Romeo. Il Balcone di Giulietta a Verna è tornato a risplendere, recuperato grazie al restauro che ha visto come sponsor unico Tecnored, azienda veronese specializzata nel settore della deumidificazione, risanamento e consolidamento di edilizia civile e monumentale. Un recupero che apre al grande progetto L'Isola di Giulietta, ideato dalla Teatro Nuovo Srl di Verona. Un piano per creare un'area intera di Verona dedicata al mito Shakespeariano di Giulietta, dalla Casa di Giulietta al confinante Teatro Nuovo, fino ai palazzi vicini, per sviluppare un percorso di tre ore di visita, sul modello della Graceland di Elvis Presley a Memphis (Usa). Un progetto affidato all'Università di Venezia, con responsabili scientifici il professore di composizione architettonica Benno Albrecht e l'architetto veronese Marco Ardielli.
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Intanto, ieri a Verona c'è stata l'inaugurazione del restauro del balcone più celebre al mondo, scandito da venti nicchie gotiche, e che ogni anno attira nel cortile di via Cappello 23, sede della Casa di Giulietta, oltre un milione di persone. «Il Balcone di Giulietta è simbolo di un affetto divenuto immortale grazie al genio di Shakespeare, e del sentimento amoroso in generale - ha commentato Margherita Bolla, direttrice dei Musei d'Arte del Comune di Verona -. Siamo grati a Tecnored che si è resa disponibile gratuitamente alla globalità dell'intervento che ha previsto un'indagine statica e un restauro, con analisi dei materiali e studio delle più moderne tecniche non invasive di conservazione». L'usura del tempo e dell'uomo aveva provocato nel celebre balcone di arenaria, marmo rosso scaligero e tufo di Avesa, fessurazioni, abrasioni e consunzioni che hanno reso necessario un intervento di recupero e di ripristino.
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«Verona non solo è il mito mondiale dell'amore, ma la sede della nostra società ed è anche la mia città. È un dono sicuramente impegnativo, ma che facciamo con grande entusiasmo e piacere, un contributo al mito di Verona e di Giulietta», ha detto Paolo Mariani, presidente di Tecnored. Solo nel 2016 quasi 330 mila visitatori si sono affacciati sullo storico cortile, nel complesso medievale della famiglia Dal Cappello (che nella tragedia shakespeariana mutò in Capuleti), rimaneggiato nella prima metà del Novecento su ispirazione del cinema hollywoodiano e arredato con mobili d'epoca per dare un preciso riferimento agli innamorati che, da ogni paese, già allora giungevano in città per confermarvi il loro pegno d'amore. Oggi l'ingresso al cortile è libero, mentre alla casa ed al balcone a pagamento. Con il progetto de L'Isola di Giulietta diverrà una visita ad ingresso, con tanto di guida al mito ed alla tragedia immortale di Giulietta e Romeo di William Shakespeare che ha circa 700 anni.
Massimo Rossignati
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