Il ragazzino che sognava Paolo Rossi

Mercoledì 28 Ottobre 2020
IL FILM
Nel gioco del calcio, il mancino naturale è una risorsa interessante per ogni allenatore. E da mancino naturale, il giovanissimo Paolo si rivela una promessa allo stadio Menti di Vicenza, quasi un segno del destino visto che quel nome l'aveva scelto il padre in onore del suo idolo calcistico: il grande Paolo Rossi. È il piccolo talento calcistico il protagonista di Mancino naturale, il film diretto da Salvatore Allocca che in questi giorni ha portato nel capoluogo berico un cast di peso. Oltre al giovanissimo Alessio Parinelli (Paolo), che gioca nell'Atletico 2000 di Centocelle e approda per la prima volta sul grande schermo, le telecamere hanno inseguito tra la stazione e lo stadio, in piazza dei Signori e in quartieri più periferici anche Claudia Gerini, Katia Ricciarelli, Francesco Colella e Massimo Ranieri.
Il film sceneggiato da Massimo De Angelis, Emiliano Corapi, Salvatore Allocca e Simone Lenzi è ambientato tra Latina, Roma e Vicenza e proprio per questo la produzione Emma Film e Promenades Films ha ottenuto il sostegno anche della Regione Veneto attraverso la Film Commission. «Portare sul grande schermo le bellezze della nostra città è un'opportunità di promozione che ci rende orgogliosi», ha sottolineato il sindaco di Vicenza Francesco Rucco alla presentazione. E l'aggancio con Vicenza è l'indimenticato Paolo Rossi, il goleador di Spagna 82, che da campione del mondo ha scelto di rimanere a vivere a Vicenza dove aveva giocato per i colori della storica Lanerossi.
TRAGICOMMEDIA
«Questo film è una tragicommedia che mette al centro la storia di una famiglia ha rivelato il regista È la storia di una donna forte che lotta per il proprio figlio, ma allo stesso tempo anche per il proprio riscatto». Quella donna è Isabella (Claudia Gerini), che vive un'esistenza modesta e frustrante in un quartiere popolare di Latina. Il figlio Paolo porta il nome del calciatore più amato dal marito, dalla morte del quale la donna è ossessionata dall'idea di far diventare il ragazzo un calciatore professionista. Quando viene a sapere di un torneo che potrebbe dare a Paolo l'opportunità di giocare davanti ai più grandi talent scout italiani, Isabella fa di tutto pur di farcelo entrare e cade preda di personaggi senza scrupoli che popolano il mondo del calcio giovanile. Paolo fa del suo meglio per non deludere le aspettative della madre, ma la loro relazione viene messa alla prova dalla pressione dal percorso e, per il bene di suo figlio, alla fine Isabella dovrà trovare il coraggio di fare i conti con i fantasmi del suo passato. «Il calcio non è centrale nella vicenda, ma è quasi un éscamotage per raccontare il viaggio di questa famiglia attraverso vicende contrastate», ha chiarito il regista. Che ha voluto esplorare non solo il centro storico di Vicenza, ma anche i quartieri più periferici. E alla fine, come ha sottolineato Paolo Bedin dg del Lanerossi Vicenza (che ha Paolo Rossi nel cda) «da Vicenza emerge un ritratto della parte sana del mondo del calcio».
FILM IN TEMPO DI COVID
Per la Gerini era la prima volta a Vicenza, che l'ha colpita molto, mentre Katia Ricciarelli è stata più volte ospite nei teatri della città. E in tempi di Covid e lockdown, la cantante/attrice - che nel film ha la parte di una suocera «rompiscatole, ma ironica» - ha sottolineato come da veneta si senta chiamata a testimoniare la voglia di rimboccarsi le maniche. «I politici devono capire che senza cultura non si va avanti». Anche Francesco Colella che nel film veste i panni di uno sceneggiatore, maldestro, ma sensibile - ha lanciato un accorato appello per lasciar vivere il teatro. «Stiamo portando avanti una battaglia per tutto il mondo del teatro, dagli artisti alle maestranze ha dichiarato Claudia Gerini Il teatro appartiene all'umanità e alla società, è un rito sociale che non ha senso chiudere. Ci hanno detto che siamo tempo libero, ma non è così: la cultura è tessuto umano essenziale, per questo non ci sentiamo rappresentati da un ministro che ci ha descritti come irresponsabili».
Giambattista Marchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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