Le cime delle Dolomiti in miniatura per far rinascere il rifugio Pian dei Fiacconi

Giovedì 29 Luglio 2021 di Raffaella Gabrielli
Montagne in miniature

VENEZIA - Più che souvenir sono quasi delle opere d'arte. Realizzati con le stampanti 3d, ricalcano per filo e per segno le Dolomiti. Oggetti messi al mondo ad alta definizione con prodotti ecologici per abbellire la casa, come ricordo di un viaggio sulle montagne tra le più affascinanti del mondo per continuare ad avere negli occhi il loro profilo. Ma il loro acquisto è anche un atto solidale visto che una parte del ricavato sarà devoluto al rifugista Guido Trevisan, a favore della ricostruzione del Pian dei Fiacconi, sulla Marmolada, distrutto lo scorso dicembre da un'enorme valanga scesa a valle dalla cima della Regina.
Il progetto all'insegna dell'artigianato digitale, denominato Territoriotipo, è di Fablab Venezia, giovane start up lagunare nata per accogliere chi abbia qualcosa da esprimere in termini di tecnologia e innovazione. «Un'idea - spiegano i fondatori Leonidas Paterakis e Andrea Boscolo - per ricordarci il modo giusto di stare su questo pianeta, conoscendolo e proteggendolo.

Con ogni modello si potrà entrare nel dettaglio delle cime più amate e al contempo si sosterrà un percorso di riqualificazione e tutela ambientale».

IL REPERTORIO
Tre Cime di Lavaredo, Pelmo, Civetta, Marmolada e le Dolomiti d'Ampezzo (una copia di quest'ultima, stampata in un unico pezzo di un metro di lunghezza, è ora parte dell'esposizione permanente del Museo paleontologico Rinaldo Zardini delle Regole d'Ampezzo). Ma anche monte Grappa, Dolomiti di Brenta e ancora altre vette delle Alpi. «Si tratta di oggetti unici - affermano Paterakis e Boscolo - che riproducono alcune tra le montagne più spettacolari al mondo, realizzati grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie e alla cura della finitura manuale. Il piccolo cimelio di una vacanza o un oggetto d'arredo che racconta di avventure fatte e possibili: tutti i nostri modelli nascono da dati virtuali ad alta risoluzione, i più accurati attualmente esistenti, e diventano oggetti fisici grazie alla modellazione e alla stampa 3d».
Cime e valli sono stampate in 3d in materiale bioplastico biodegradabile derivato dall'amido di mais e rifinite a mano con una leggera copertura opaca con povere di dolomia mentre il basamento è sagomato a laser e verniciato. Tecnologie avanzate per raccontare la passione e l'esperienza della montagna.

LA FILOSOFIA
Dal dialogo tra strumenti digitali e lavoro artigianale prendono forma manufatti unici, dati virtuali diventano oggetti fisici pensati per rendere omaggio alla ricchezza naturale e culturale delle Alpi. «Tutti i modelli - viene sottolineato - nascono dall'unione di tecnologie avanzate e lavorazioni manuali: differenze e lievi imperfezioni che si possono riscontrare sono normali e dovute alla natura artigianale dell'oggetto. Abbiamo scelto di rappresentare un territorio tipo, un paesaggio non antropizzato (non riportiamo le infrastrutture stradali o l'abitato, solo in alcuni casi qualche puntino, i rifugi), che valorizza il gioco di luci e ombre delle architetture naturali (creste, valli, canaloni, pareti) attraverso una colorazione grigia opaca arricchita dalla matericità e dai riflessi della dolomia. I modelli virtuali vengono creati incrociando diverse fonti open source di dati ad altissima risoluzione; si procede poi alla stampa 3d e alla finitura a mano. Si crea così un oggetto di artigianato digitale unico, che unisce tecnologia e manualità, realizzato con materiali locali come la polvere di dolomia».
A questa particolare forma d'arte, creata con materiali biocompatibili e processi produttivi a basso impatto, si unisce la solidarietà. «Il 10% di ogni acquisto - dicono Paterakis e Boscolo - viene devoluto a progetti di tutela del patrimonio ambientale. La prima iniziativa che sosteniamo è a favore del rifugio Pian dei Fiacconi e del suo gestore Guido Trevisan, da anni in prima linea a sostegno di un turismo responsabile e sostenibile. La sera del 14 dicembre scorso lo storico edificio sulla parete nord della Marmolada è stato travolto da una grande valanga. Abbiamo così deciso di aderire alla raccolta fondi patrocinata dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico».

LA REALIZZAZIONE
I dati vengono reperiti attraverso i database online delle amministrazioni comunali e tramite richieste specifiche ai Ministeri competenti. Si tratta di informazioni gratuite e pubbliche che però spesso sono di difficile consultazione. «Gli elementi grezzi - entrano nel dettaglio gli autori di queste opere - sono in forma di nuvole di punti, originate da voli aerei che scansionano il territorio grazie alla tecnologia Lidar. Ciascun set di dati ha bisogno di circa una settimana di ottimizzazione prima di diventare un modello tridimensionale stampabile: le nuvole di punti vengono convertite in mesh (superfici descritte da triangoli) ed è necessario controllare che non vi siano errori generati da dati mancanti; si procede quindi alla definizione del perimetro e alla generazione del modello finale provvisto di base. Il modello viene stampato con tecnologia FFF (a deposizione) in bioplastica, quindi pulito e liberato dai supporti. Infine, vernice all'acqua arricchita con polvere di dolomia e uno strato finale protettivo».

GLI AUTORI
Fablab Venezia nasce nel 2014 al Parco Vega di Marghera con il desiderio di sviluppare i valori del network fablab, di origine statunitense, anche in Veneto. Il laboratorio ha deciso di fare suoi tutti i rami d'attività propri del progetto originario: il service, per lo sviluppo di progetti creativi, imprenditoriali e di innovazione; la formazione, per coloro che vogliono imparare a governare gli strumenti della fabbricazione digitale; il laboratorio aperto, per offrire a tutti un luogo privilegiato per lo sviluppo di idee innovative. Fablab Venezia è un'infrastruttura di riferimento nel contesto locale e non solo, per la digitalizzazione di processi creativi e culturali, per l'implementazione di nuove pratiche produttive e imprenditoriali e per l'innovazione sociale. Se un tempo si parlava di botteghe, oggi si ha a che fare con officine d'innovazione.
 

Ultimo aggiornamento: 10:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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