IL PROGETTO
MESTRE Ogni anno un decimo della popolazione cambia residenza, il

Lunedì 20 Maggio 2019
IL PROGETTO
MESTRE Ogni anno un decimo della popolazione cambia residenza, il che significa che la metà dei residenti si sposta nell'arco di cinque anni. Nel territorio della Municipalità di Mestre il 45% dei nuclei familiari è formato da un solo componente, mentre la media generale è di 2,07 persone. E ogni giorno, in terraferma, i turisti pernottanti sono oltre 10mila a cui si aggiungono altri flussi di 60mila studenti e lavoratori pendolari. Sono questi i dati più significativi che il ricercatore di Smart Land Federico Della Puppa ha elaborato con Fiorella Angeli ed esposto in apertura del primo incontro pubblico dei Dialoghi per la città, sabato a Forte Marghera.
GRUPPO DI LAVORO
«Abbiamo un'elevata mobilità residenziale spiega Della Puppa dovuta alle condizioni accentuate dalla crisi che ha spostato progressivamente alcune quote di popolazione verso aree e i comuni della cintura urbana dove gli alloggi costano meno». Dialoghi per la città è l'iniziativa promossa dai parroci don Gianni Antoniazzi, don Natalino Bonazza, don Massimo Cadamuro, don Marco De Rossi con don Fabio Longoni, che da mesi hanno costituito un gruppo di lavoro su cosa succede a Mestre per dare il proprio contributo. Il tutto comunque senza appoggiare alcun partito in vista delle prossime elezioni amministrative, in quanto - spiegano i sacerdoti - l'obiettivo è promuovere la rigenerazione umana e sociale della nostra città.
STRANIERI E TURISTI
I dati illustrati da Della Puppa sono interessanti perché fotografano l'evoluzione demografica della terraferma dove attualmente risiedono 180mila abitanti distribuiti n 86.600 nuclei familiari. Gli stranieri sono 31.499, l'84% dei 37.554 presenti su tutto il territorio comunale, con un'incidenza dovunque in doppia cifra e che arriva al massimo del 24,1%, cioè una persona su quattro, a Marghera dove si registrano 7 punti di più della media generale della terraferma che è il 17,5%. Quanto, poi, ai turisti che arrivano a Mestre, le stime parlano di 5.034.882 arrivi nel 2017 per un totale di 11.685.819 presenze, che riflettono tutto il peso di un settore in fortissima espansione con i nuovi alberghi, ma anche gli appartamenti che in tutti i quartieri sono trasformati in bed & breakfast o affittacamere. Sulla Mestre di oggi e quella che verrà, sabato a Forte Marghera i partecipanti hanno riflettuto in 10 tavoli di lavoro su famiglia, scuola e università, ambiente, cultura, servizi alla persona, salute, lavoro, economia e inclusione, legalità e sicurezza, accoglienza e impegno civile, portando le istanze all'assemblea finale a cui era presente l'assessore Massimiliano De Martin.
«Questo primo incontro pubblico - sottolineano i sacerdoti - ha messo in moto un processo che vede come protagonisti responsabili i cittadini. Il processo sperimentato si è compiuto, pur nei limiti di tempo e con il bisogno di approfondimenti, con successo perché le persone tornando a casa possono affermare: Ci siamo!. Dacché il motore gira bene, l'iniziativa prosegue nei prossimi incontri». Insomma, i cristiani, sulla città, vogliono impegnarsi e dire la loro.
Alvise Sperandio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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