IL PREPARATORE
E' stata una settimana intensa, utile a inserire benzina nelle

Lunedì 26 Agosto 2019
IL PREPARATORE
E' stata una settimana intensa, utile a inserire benzina nelle gambe e muscoli degli orogranata ma il lavoro del preparatore Renzo Colombini e del suo staff è appena iniziato. Arrivato all'Umana Reyer nella stagione 2014-2015 con Carlo Recalcati col quale aveva collaborato a Montegranaro, il professionista modenese è diventato un punto di riferimento anche per coach Walter De Raffaele. Assieme hanno vinto due scudetti e la Fiba Europe Cup nelle ultime tre annate. «Ad Alleghe è andata abbastanza bene, solo un giorno non siamo riusciti ad uscire a causa delle condizioni meteo ma abbiamo lavorato in palestra. E' stata una settimana proficua per aumentare progressivamente i carichi di lavoro e le capacità fisico-organiche. Procediamo come da programma» spiega Colombini che ha ritrovato gran parte dei suoi ragazzi, allenati fino lo scorso 22 giugno nella trionfale cavalcata-scudetto. «Li ho ritrovati né più né meno di come mi aspettassi dopo aver concluso la maratona dell'anno scorso che a livello psicofisico è stata molto impegnativa. Siamo partiti leggermente in ritardo ma, scientemente, abbiamo voluto regalare qualche giorno di vacanza in più perché i ragazzi erano oggettivamente stanchi. Ora dovremo essere bravi a ottimizzare tutti i tempi da qui al primo obiettivo stagionale rappresentato dalla Supercoppa e in preparazione del campionato». La decisione di rinunciare a quasi due settimane di lavoro per ricaricare le pile costringerà però a rimodulare la preparazione. «Serve sensibilità fra le esigenze dei grandi carichi di lavoro e la consapevolezza che il tempo per farlo è meno» spiega Colombini. «L'aspetto che un po' facilita è la conoscenza reciproca con quasi l'85% dei componenti della squadra confermati. I rapporti interpersonali, la fiducia già costruita fra le varie persone, le metodologie di lavoro pur comunque sempre aggiornate fanno sì che si limi un po' di tempo. Puntiamo su questo per ottimizzare». I metodi del preparatore emiliano sono invece una novità per Ike Udanoh, Jeremy Chappell e Francesco Pellegrino. «Le referenze sui ragazzi erano già buone e la prima settimana di lavoro assieme ha confermato che si tratta di persone molto disponibili alla comprensione dei metodi lavoro, volenterosi e già inseriti molto bene nelle tematiche del gruppo e delle sue abitudini. Si stanno dimostrando aperti anche a metodologie diverse dal loro passato». Come nelle ultime cinque stagioni, anche quella alle porte si preannuncia lunga e ricca di impegni fra Italia ed Europa. La fase di precampionato servirà a gettare le basi della condizione atletica, ma il lavoro proseguirà fino all'ultimo impegno ufficiale dell'anno. «Più larga è la base, più alta è la vetta che puoi raggiungere» la massima utilizzata da Colombini. «Il lavoro in precampionato è la base su cui impostare l'annata ma non bisogna mai smettere di lavorare, allenarsi e prepararsi fisicamente perché solo il lavoro quotidiano permette di arrivare in fondo nelle condizioni migliori ad affrontare i momenti top delle varie manifestazioni. Servono forti motivazioni, lavoro sul volume in intensità e frequenza sulla base del calendario già noto che ci porterà ai momenti caldi delle varie manifestazioni. All'interno degli appuntamenti fissi bisognerà essere camaleontici». (g.gar.)
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