IL PERSONAGGIO
Il riconoscimento è arrivato direttamente dall'Eliseo, sede

Martedì 11 Dicembre 2018
IL PERSONAGGIO
Il riconoscimento è arrivato direttamente dall'Eliseo, sede della Presidenza della Repubblica francese. E lei lo ha ricevuto dalle mani dell'ambasciatore transalpino a Roma, Christian Masset, a Palazzo Farnese, sede della rappresentanza diplomatica accreditata in Italia. Gabriella Scarpa, milanese, veneziana di storia e di famiglia, presidente di Lvmh Italia, che fa riferimento al gruppo Vuitton, è stata recentemente insignita dal presidente Emmanuel Macron della Legion d'onore che con questo atto ha voluto riconoscere il lavoro e l'impegno della dirigente italiana nelle relazioni commerciali e imprenditoriali tra il nostro Paese e Oltralpe. «Sono felicissima di questa medaglia - dice Scarpa ancora molto emozionata - che suggella anni di lavoro e di professionalità al servizio dell'azienda». Un risultato che sottolinea l'impegno che ha consentito a Gabriella Scarpa di diventare il numero uno di un'impresa di caratura internazionale.
ALTA PROFESSIONALITÀ
«La cerimonia a Palazzo Farnese - racconta - mi ha affascinato e mi ha reso felice. È stata solo per me e questo mi riempie di soddisfazione. Mi sono commossa». Gabriella Scarpa, prima di approdare a Lvmh, ha avuto un percorso lavorativo di successo, iniziando nel settore immobiliare per transitare poi in alcune esperienze di lavoro che l'hanno fatta notare nel jet-set imprenditoriale come il lancio editoriale della famosa collezione Harmony, leader della letteratura rosa, e l'ingresso nel mondo del lusso lavorando per Cartier e Swatch. Infine l'approdo a Lvmh del gruppo Vuitton fino alla presidenza della sezione italiana. «E in questo ruolo - confessa - ho avuto modo di partecipare allo sviluppo delle relazioni tra Italia e Francia con l'accordo tra la nostra Confcommercio e quella transalpina per l'avvio di collaborazioni di settore, sviluppando progetti, percorsi lavorativi e partnership valorizzando le professionalità, qualità indispensabile, oggi come oggi, e che si può ottenere grazie ad una équipe capace. Io ho avuto la fortuna di lavorare in un team nel quale ognuno mette le proprie competenze, conoscenze e peculiarità».
AMORE SERENISSIMO
E poi c'è Venezia. Da una parte le origini familiari ben presenti e custodite con forza e sensibilità, dall'altra il ruolo di Lvmh in città. «Oltre ai nostri negozi - ricorda Scarpa - vorrei ricordare l'apertura del Fontego dei Tedeschi, con l'emporio del lusso Dfs che sta dando ottimi risultati, ma oltre alla parte commerciale, tenendo conto dell'impegno imprenditoriale che abbiamo sulla Riviera del Brenta, in particolare nel settore calzaturiero, vorrei ricordare la collaborazione con l'università di Ca' Foscari per alcuni corsi di customer adviser, con finanziamenti che giungono dalla Regione Veneto. Oltre a questi sono molto contenta anche dei progetti di ecosostenibilità che in questi anni abbiamo avviato nelle aziende del gruppo. Dal punto di vista culturale non posso non ricordare l'impegno per Roberto Bolle alla Fenice e le iniziative con un grande autore come Massimiliano Finazzer Flory. In futuro spero di riuscire a portare Andrea Bocelli a Venezia. Non voglio dimenticare nemmeno un'iniziativa che mi sta molto a cuore come quella della Journée Particuliére nella quale, periodicamente, invitiamo la gente a visitare le nostre fabbriche». Infine le radici veneziane, quelle del cuore. «Benchè milanese - conclude Gabriella Scarpa - mi sento profondamente veneziana. Il mio cognome, che si perde nelle origini di Venezia, ne è testimonianza diretta. Sono parente diretta di un grande veneziano come l'antiquario Pietro Scarpa che nella sua vita ha fatto tantissimo per amore della città. Un uomo che, con la sua bottega, ha fatto conoscere, scoperto, riportato in Italia e valorizzato opere d'arte inestimabili come Tiziano, Veronese, Tintoretto, Tiepolo e Guardi».
Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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