IL PERICOLO
VENEZIA Un marinaio neozelandese ci aveva lasciato la vita, qualche

Sabato 25 Maggio 2019
IL PERICOLO
VENEZIA Un marinaio neozelandese ci aveva lasciato la vita, qualche mese dopo il 13 agosto del 2016, mettendo a rischio quella di altri. Ieri è andata meglio a uno sloveno di 44 anni che, verso le 20.45, si è tuffato in Canal Grande dal punto più alto del ponte di Rialto, in preda all'alcol.
Un tuffo pericolosissimo, perchè a quell'ora sotto il ponte transitano vaporetti e motoscafi e solo un miracolo ha evitato un bilancio ben più grave.
L'uomo si è lanciato dal lato che guarda verso il Comune, ha schivato le imbarcazioni per pura coincidenza, è risalito dalla parte di riva del Carbon e ha rifatto il ponte per scappare alla volta dell'Erbaria. In un locale in riva, però, il vigile in pensione Maurizio Francesconi, già premiato in passato per i suoi gesti di coraggio, ha notato la scena e ha immediatamente chiamato la polizia municipale, giunta assieme a un paio di carabinieri. Lo sloveno, identificato come residente a Nova Gorica, è stato fermato e portato al comando, dove è stato denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti e per violazione del regolamento comunale, nonché multato con 500 euro. La polizia municipale scriverà anche all'ambasciata slovena per segnalare il fatto.
Come detto, non è la prima volta che qualcuno si tuffa dal ponte di Rialto. Episodi precedenti erano accaduti sempre a notte fonda. L'episodio più grave, il 13 agosto 2016 quando verso mezzanotte un uomodi 48 anni, marinaio in uno yacht attraccato a Venezia, in compagnia di alcuni amici era salito sul ponte dopo aver passato una serata a bere in compagnia. La sorte aveva voluto che in quel momento passasse un taxi e che l'uomo centrasse in pieno la barca, facendo scoppiare al parabrezza e rimbalzando in acqua. Quando il marinaio fu recuperato era cosciente, si lamentava per il dolore ma non sembrava in pericolo di vita, almeno ai più. Il 48enne morì a novembre per le ferite riportate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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