MARTELLAGO
Nessun cambio in corsa e si risparmierà pure qualcosa. La Città Metropolitana, come stazione unica appaltante anche per il Comune di Martellago, ha aggiudicato la gara per assegnare la gestione del nido comunale Il Pulcino, confermando per il prossimo biennio il servizio al gestore uscente, la cooperativa sociale Codess, che lo cura da tempo e aveva avuto una proroga tecnica fino a fine anno proprio in attesa di aggiudicare il nuovo appalto.
In gennaio non ci saranno dunque sorprese per i piccoli (da pochi mesi a tre anni) seguiti nell'asilo. Delle tre offerte giunte quella di Codess è risultata la migliore sia come punteggio tecnico sia dal lato economico, dettaglio non trascurabile. Il nido è uno dei servizi più onerosi per il Comune, che compartecipa per metà al suo costo: nel 2017, 296.866 euro, di cui solo 143mila coperti dalle rette. Un costo aumentato con gli anni in quanto parametrato sulle presenze: meno iscritti e Il Pulcino, ampliato nel 2005 fino a 50 posti, lo scorso anno è sceso sotto i 30 , più esborso comunale. Perciò nel nuovo capitolato si è stabilito che la compartecipazione non avvenga più sulle presenze: è stato fissato come valore dell'appalto un costo a bimbo di 750 euro (Iva esclusa) e Codess ha proposto un buon ribasso di 30 euro, offrendone 720. Il Comune verserà ogni mese la differenza tra il costo mensile (calcolato moltiplicando i 720 euro per i frequentanti in quel mese) e l'importo delle rette fatturate agli utenti, graduate sul reddito familiare e mediamente sui 400 euro.
Nicola De Rossi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Nessun cambio in corsa e si risparmierà pure qualcosa. La Città Metropolitana, come stazione unica appaltante anche per il Comune di Martellago, ha aggiudicato la gara per assegnare la gestione del nido comunale Il Pulcino, confermando per il prossimo biennio il servizio al gestore uscente, la cooperativa sociale Codess, che lo cura da tempo e aveva avuto una proroga tecnica fino a fine anno proprio in attesa di aggiudicare il nuovo appalto.
In gennaio non ci saranno dunque sorprese per i piccoli (da pochi mesi a tre anni) seguiti nell'asilo. Delle tre offerte giunte quella di Codess è risultata la migliore sia come punteggio tecnico sia dal lato economico, dettaglio non trascurabile. Il nido è uno dei servizi più onerosi per il Comune, che compartecipa per metà al suo costo: nel 2017, 296.866 euro, di cui solo 143mila coperti dalle rette. Un costo aumentato con gli anni in quanto parametrato sulle presenze: meno iscritti e Il Pulcino, ampliato nel 2005 fino a 50 posti, lo scorso anno è sceso sotto i 30 , più esborso comunale. Perciò nel nuovo capitolato si è stabilito che la compartecipazione non avvenga più sulle presenze: è stato fissato come valore dell'appalto un costo a bimbo di 750 euro (Iva esclusa) e Codess ha proposto un buon ribasso di 30 euro, offrendone 720. Il Comune verserà ogni mese la differenza tra il costo mensile (calcolato moltiplicando i 720 euro per i frequentanti in quel mese) e l'importo delle rette fatturate agli utenti, graduate sul reddito familiare e mediamente sui 400 euro.
Nicola De Rossi
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