IL LAVORO
Illustratore, musicista e designer (ha disegnato oggetti per Alessi,

Lunedì 17 Dicembre 2018
IL LAVORO
Illustratore, musicista e designer (ha disegnato oggetti per Alessi, Artemide, Swatch e lavorato dalla metà degli anni Ottanta per lo studio di Ettore Sottsass, cui ha pure dedicato un libro in forma di graphic novel) il padovano Massimo Giacon tra la professione e l'attività artistica undeground iniziata nei primi anni Ottanta su riviste come Frigidaire e Linus, nascondeva una passione segreta, che a 57 anni ha deciso di condividere con il pubblico: quella per le serie televisive, una volta telefilm e ora genericamente serial, divorate nel tempo da spettatore incallito.
Una passione che è diventata ora un libro, Ed è subito serial (edizioni Panini Comics, 112 pagine, 17 euro), che raccoglie sotto forma di grapich novel cento recensioni-fumetto di altrettante serie televisive prodotte dal 1961 al 2017. Recensioni a volte entusiaste, in alcune occasioni negative, ma tutte capaci di incuriosire e far discutere gli appassionati del genere.
L'AUTORE
«Questo libro nasce quasi per caso - spiega Giacon, dopo aver presentato il suo lavoro alla libreria Zabarella di Padova assieme all'amico scrittore Tiziano Scarpa - Su Facebook mi divertivo a recensire le serie televisive, mano a mano che le vedevo. Facevo degli schizzi e poi li postavo insieme alle mie impressioni a caldo, e così raccoglievo pareri di altri fan e li scambiavo con loro, litigavo. Tutto era molto spontaneo, non era un lavoro. Poi vari editori mi hanno detto ma perché non trasformi la tua passione in un libro?».
LE SERIE TELEVISIVE
L'invito è stato raccolto e il risultato è un volume capace di incontrare i favori di generazioni di lettori (e telespettatori), dal momento che tra serie famosissime e altre poco conosciute, il percorso scelto dall'autore attraversa la storia dei telefilm; dalla fantascientifica Ai confini della realtà (1959) e da Agente Speciale The Avengers (del 1961, con protagonista la spia in bombetta John Steed), per arrivare alle recenti The young Pope e Il miracolo, trasmessa quest'anno, passando per sessant'anni di fiction narrativa comprendenti pietre miliari come Alfred Hitchcock presenta, Belfagor (dal quale confessa di esser stato traumatizzato come molti suoi coetanei), Star Trek, Twin Peaks, E.R.-Medici in prima Linea, Downton Abbey, Scrubs e via dicendo.
LA MEMORIA PERSONALE
«Sono le serie che nella mia vita ho effettivamente visto. Non c'è un criterio di qualità. Le ho viste tutte e a modo mio le ho amate tutte, come se fossero pezzi di una bizzarra collezione personale - racconta Giacon - buona parte sono state viste nella forma classica, ovvero senza la possibilità di averle disponibili tutte insieme a qualsiasi ora del giorno e in qualsiasi latitudine della Terra, con tutte le puntate nello stesso momento. Ogni settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, puntate dopo puntate si sono sedimentate nel mio cervello, ed eccole qui masticate e risputate come il mio cervello se le è ricordate in una pagina condensata».
Una memoria personale, che sfogliando le pagine diventa subito condivisa.
Lorenzo Marchiori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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