IL CASO
VENEZIA È stata di una sola notte la permanenza di Pasquale Aita

Lunedì 12 Aprile 2021
IL CASO
VENEZIA È stata di una sola notte la permanenza di Pasquale Aita alla Casa dell'ospitalità di Mestre, dove era stato accompagnato venerdì pomeriggio. Ieri è stato visto di nuovo a piazzale Roma, ma c'è chi dice che già sabato mattina era tornato sul suo luogo di abituale presenza.
Il fatto è che quasi tutte le sue masserizie con le quali si accampava (tenda da campeggio compresa) la notte davanti all'ingresso del Tribunale erano state portate via dalle forze dell'ordine e quindi no è dato sapere in quale modo ha passato e passerà le notti, che peraltro sono tornate ad essere fredde.
Nei suoi confronti, inoltre c'è un provvedimento che gli impone di stare ad almeno 300 metri di distanza dall'ingresso della Cittadella della Giustizia, poiché in più di un'occasione la sua presenza aveva creato problemi.
Venerdì mattina, attorno alle 7.40, si erano presentati a dargli la sveglia una decina tra agenti della polizia locale e della polizia di Stato e anche alcuni militari dell'Esercito. Lo scopo della visita era l'intimazione allo sgombero e anche notificargli la denuncia per non aver ottemperato al Daspo urbano che aveva in precedenza ricevuto. Si tratta del divieto di permanenza nel raggio di 300 metri dall'ingresso del Tribunale.
Non era stato facile per il personale e il direttore dei Servizi sociali del Comune convincerlo a lasciare spontaneamente piazzale Roma per una stanza tutta per lui nel dormitorio comunale. Da lì, il noto clochard quarantaseienne con cittadinanza tedesca, avrebbe potuto cominciare un percorso per allontanarlo dalla strada.
Nessuno però ci aveva creduto, perché erano anni che Pasqquale rifiutava una sistemazione del Comune.
Pur essendo considerato dalla gente per lo più un'icona di simpatia, Pasquale Aita negli anni ha anche collezionato una serie di denunce per comportamenti non proprio esemplari. L'ultima era stato un magistrato a depositarla, dopo che lo scorso gennaio era stato preso a sputi e a sberle proprio dal clochard. Il giudice aveva sporto denuncia ricordando che Aita continuava a stazionare all'ingresso del palazzo di giustizia nonostante avesse un foglio di via a cui non aveva mai ottemperato.
M.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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