IL CASO
Doccia fredda per il pubblico del teatro La Fenice di Venezia. Al termine

Venerdì 23 Agosto 2019
IL CASO
Doccia fredda per il pubblico del teatro La Fenice di Venezia. Al termine della pausa estiva (dopo il Don Giovanni del 30 giugno) la stagione lirica che sarebbe dovuta riprendere con ben tre opere in una settimana dovrebbe subire una battuta d'arresto. Anche se la comunicazione ufficiale sarà data nella tarda mattinata di oggi, con ogni probabilità saranno annullate le recite della Tosca di domenica e della Madama Butterfly di sabato 31.
LA PROTESTA
La causa è uno sciopero improvviso proclamato dai sindacati Usb e Uilcom dopo che la Fondazione ha rifiutato di revocare i licenziamenti nei confronti di due musicisti, avvenuti il 9 luglio scorso al termine di un procedimento disciplinare. La direzione non intende commentare l'accaduto anche per rispetto della privacy degli interessati.
«Non entro nel merito dei provvedimenti - dice il sovrintendente e direttore artistico, Fortunato Ortombina - ma sono stati presi con profondo rammarico, dolore e senso di sconfitta, ma confortati da fatti ben precisi».
Mercoledì pomeriggio e fino a notte si era svolto in Prefettura un tentativo di conciliazione, dal momento che la proclamazione dello sciopero si basava su altri sei punti, riguardanti la prelazione per le nuove assunzioni, l'adeguamento delle piante organiche e una serie di rivendicazioni legate al poco tempo che i dipendenti avrebbero per sè e per le loro famiglie a causa degli impegni artistici.
IN PREFETTURA
L'incontro è finito con un nulla di fatto, visto che - stando ai verbali della Prefettura - Usb e Uilcom avevano posto come pregiudiziale per poter aprire un canale di dialogo la revoca dei licenziamenti.
«Avevo preso molto sul serio il volantino dei due sindacati - continua Ortombina - ma poi ho capito che ciò che interessava erano solo i due provvedimenti. Ciò che mi spiace è che in questi giorni la Fenice sia stata dipinta come una specie di lager in cui si lavora e basta. Per quanti mi riguarda, cerco di mantenere sempre relazioni sindacali corrette con tutti i sindacati, tanto che il 3 settembre avevamo già un incontro in calendario».
Usb e Uilcom non hanno incontrato la solidarietà di Cgil Slc, Fistel Cisl e Fials, le cui segreterie territoriali, pur parlando di rammarico per i licenziamenti e chiedendo informazioni sull'accaduto, chiedono che restino separati dal resto delle rivendicazioni, e non pregiudichino tutto l'importante lavoro svolto in questi mesi e che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi incontri. Anche il comunicato è una lista della spesa più volte presentata nel passato giusto per alimentare un inutile clima di tensione proprio a ridosso del prossimo incontro.
SI RIPARTE DAL BARBIERE
In ogni caso, sciopero o non sciopero, sabato sera l'attività lirica riprende con la prima del Barbiere nell'allestimento ormai classico firmato da Bepi Morassi (scene e costumi di Lauro Crisman). Sul podio si alterneranno Francesco Ivan Ciampa e Marco Paladin. La prima sarà seguita da altre dodici repliche fino al 9 ottobre.
Niente prima di domenica per la Tosca firmata dalla regista milanese Serena Sinigaglia. Per vederla bisognerà attendere domenica 1 settembre, giornata impegnativa per Venezia che sarà teatro della Regata Storica con la Mostra del cinema in pieno svolgimento.
Venerdì 30 sarà di nuovo in scena il Barbiere e sabato 31 agosto, se non cambieranno le cose, salterà anche la prima di Madama Butterfly nella versione di Alex Rigola con scene e costumi di Mariko Mori. Per vederla bisognerà attendere il 4 settembre.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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