IL CASO
Debutto al buio. Ma non è una novità: il Molleggiato è

Lunedì 21 Gennaio 2019
IL CASO Debutto al buio. Ma non è una novità: il Molleggiato è
IL CASO
Debutto al buio. Ma non è una novità: il Molleggiato è da sempre così, dal Fantastico del 1987 quando inventò le sue celebri pause. Frutto di premeditazione? No, non sapeva cosa dire, ignorava gobbo e scaletta, così si impuntava. Ma sono diventate la sua caratteristica, fonte di quell'insostenibile fascino dell'incertezza che ha trasformato ogni sua apparizione tv in successo. Ingrediente che non fa difetto neppure a questa nuova prova, necessaria esposizione per lanciare il sospirato cartoon Adrian (in gestazione da 13 anni). Anzi, stavolta l'imponderabile diventa struttura, una nuvola sospesa dove neppure lui sa esattamente cosa farà. Tutti sono in attesa del verbo al teatro Camploy di Verona, quartier generale del kolossal che stasera debutterà su Canale 5 (a 7 anni da Rock Economy). C'è perfino una grande orchestra, pronta alla bisogna. Oppure no. Perché Adriano ancora non ha detto se vuole cantare.
I PARTNER
Sono in pista di rullaggio anche i suoi partner, quelli rimasti: Nino Frassica, Ambra Angiolini, l'attore Natalino Balasso, forse Giovanni del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Sono appesi ai voleri del deus ex machina che ha continuato a montare e rimontare le immagini e a congegnare lo show fino a venerdì, quando ha preso la macchina e, dall'eremo di Galbiate, ha raggiunto finalmente Verona, pronto a cambiare per l'ennesima volta le carte in tavola. La svizzera Michele Hunziker si è stufata e ha mollato baracca e burattini: lui la voleva più attrice, lei immaginava di presentare con un copione (inesistente), il gobbo e il suo eterno sorriso stampato in faccia. Ha spento il sorriso ed è partita. La stessa cosa aveva fatto un paio di giorni prima Teo Teocoli, talento fumantino, non soddisfatto della confusione che regnava sul suo ruolo.
SENZA CONTRATTO
Entrambi, però, subdoravano la situazione da tempo, visto che non avevano ancora firmato alcun contratto: così il loro adieu è avvenuto senza strascichi. E adesso? Si va dove porterà il cuore di Adriano, eroe orologiaio col conforto della sua compagna Gilda (raffigurazione di Claudia Mori con la sua bellezza giovanile) di una storia scritta a più mani e ambientata nel 2068: il 68 dopo cento anni, insomma. Ci sono le mani di Vincenzo Cerami, morto nel 2013, della Scuola Holden di Barricco, di Celentano che l'ha letteralmente covata per tutto questo tempo, di Nicola Piovani per la musica, di Milo Manara che ha disegnato stupendamente la graphic novel.
LE PUNTATE
Quello che si sa per certo è che, stasera, andranno in onda le prime due puntate di Adrian (la terza e la quarta, di un totale di 26, andranno in onda domani sera), il resto è ballerino (anche nei tempi), affidato agli interventi che deciderà di fare (fra i suoi autori anche Diego Cugia) o non fare il factotum il quale potrebbe anche non apparire (non ci sono vincoli di contratto).
IMPREVEDIBILE
Il gioco dell'imprevidibilità potrebbe trasformarsi alla fine in un modo per far crescere la curiosità attorno all'evento. Qualcuno ha perfino paventato una cancellazione in extremis. Ma troppo travagliata, per pensarlo, è stata la storia di questo film, passato attraverso un lungo e complicato rapporto con Sky finito in tribunale (causa è stata anche con Mondo tv, prima casa produttrice, fra reciproche richieste di danni) e, infine, approdato a Mediaset. Eppoi, trovarsi nei territori dell'imprevedibile, per Adriano ha sempre contribuito al risultato delle sue performance. Col passare degli anni, l'ansia è pure cresciuta. C'è di mezzo la sua immagine di eterno ragazzo rock che non vuole fare i conti con l'età (ha fatto 81 anni il 6 gennaio). E sa, comunque, che questo potrebbe pure essere il suo ultimo spettacolo. Senza contare la necessità di dare alla luce un prodotto su cui ha investito personalmente negli ultimi anni e che sarà corredato pure da un album triplo celebrativo: le musiche della graphic novel, i classici, e i remix firmati Benny Benassi.
L'AMBIZIONE
C'è poi da mettere in conto l'ambizione di rivestire i panni del profeta e poter di nuovo dire la sua in tv, stavolta attraverso l'alter ego Adrian, l'orologiaio-rivoluzionario che fugge da un carcere durante un regime dittatoriale, ritornando così oltre che sul filone utopico-ecologista, anche sul tema delle violenza sulle donne. Un modo per misurare la durevolezza del suo carisma a 60 anni giusti da quell'apparizione al Musichiere dove, cantando Jailhouse rock, che segnò l'inizio della sua storia popolare.
Marco Molendini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci