I tessuti Rubelli in mostra per aiutare il Don Vecchi 7

Domenica 23 Settembre 2018
SOLIDARIETÁ
MESTRE Apre al Don Vecchi di Carpenedo la mostra con i tessuti pregiati donati dalla ditta Rubelli alla Fondazione Carpinetum allo scopo di raccogliere fondi per la costruzione del settimo centro per anziani, da qualche settimana avviata al Villaggio solidale degli Arzeroni dove già si trovano il quinto e il sesto della serie. Ancora in agosto don Armando Trevisiol aveva annunciato di aver ricevuto un carico consistente (due furgoni) di materiale dalla nota azienda veneziana e di volerli mettere in vendita per contribuire ai 3 milioni 900 mila euro necessari per portare in porto la nuova opera che dovrebbe essere inaugurata entro un anno. Ora è il momento dell'esposizione, allestita nella sala Carpineta, che sarà aperta il primo ottobre alle 16 alla presenza del presidente della Carpinetum don Gianni Antoniazzi e dell'avvocato Alessandro Favaretto Rubelli e sarà visitabile ogni pomeriggio dalle 15 alle 18, con possibilità di acquistare qualcosa a fronte di un contributo. «Un signore si era offerto di comprare l'intero stock, ma la Fondazione ha preferito mettere a disposizione di tutti tale merce, stabilendo un'offerta minima - spiega don Armando - I titolari della ditta, Lisa Paola e Giuseppe Rubelli, erano molto amici di monsignor Valentino Vecchi e venuti a conoscenza del nuovo cantiere, hanno voluto contribuire al finanziamento». L'obiettivo del sacerdote «è di raccogliere almeno qualche decina di migliaia di euro» che andrà a sommarsi alla cifra di partenza già disponibile e pari alla metà dell'investimento, messa da parte grazie ad alcune eredità e a tantissime offerte. Il Don Vecchi 7 consterà di 57 miniappartamenti composti da soggiorno con angolo cottura, camera da letto, bagno, terrazzino e piccolo ripostiglio, già forniti di cucina e armadio guardaroba. Altri 20, invece, chiamati di Formula Uno, serviranno ad ospitare per qualche giorno chi si trova in città per motivi di lavoro o di salute (ad esempio i parenti dei degenti al vicino ospedale dell'Angelo). Andranno a sommarsi ai 438 alloggi dei sei centri attualmente gestiti dalla Fondazione - i due di Carpenedo, quello di Marghera, quello di Campalto e i due degli Arzeroni - e in cui vive mezzo migliaio di persone autosufficienti. «La lista d'attesa è lunga, per cui ne serve in più», sottolinea don Armando che per i suoi 90 anni, che compirà a marzo prossimo, spera di inaugurare l'ultimo Don Vecchi della serie, a 25 anni di distanza dal primo taglio del nastro.
A.Spe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci