I nuovi linguaggi di Cucinelli: l'umanesimo digitale

Venerdì 17 Novembre 2017
I nuovi linguaggi di Cucinelli: l'umanesimo digitale
«Chattiamo con gentilezza!»: per chi lo conosce dall'atto di nascita nella moda, alla vigilia degli anni Ottanta, è impossibile non riandare ai suoi primi messaggi che lasciavano interdetta non solo la stampa ma quasi tutti gli interlocutori, quando il suo indugiare su temi filosofici, buttati là quasi per caso poteva prestarsi all'interrogativo che accompagnò quei suoi primi anni: ma Cucinelli ci è o ci fa? La filosofia di comunicazione ma anche e soprattutto di lavoro, di mercato, di produzione, puntava le carte vincenti su una sorta di capitalismo etico: guadagnare ma non più del necessario. Se gli affari vanno a gonfie vele dividere con chi lavora per noi, tecnici, operai, addetti, il surplus eventuale. Il sospetto generato dalla visione inconsueta del mondo che Cucinelli portava nell'universo inneggiando a un nuovo capitalismo umano era condiviso e solo con il passare degli anni l'Italia, l'Europa e poi il mondo hanno dovuto riconoscere a fatti compiuti - che Brunello Cucinelli faceva sul serio: un giro d'affari di 456 milioni calcolato al 2017 e più di cento boutiques nei due emisferi. Non a caso in questa settimana lo stilista è stato invitato (unico italiano) a partecipare all'incontro internazionale, Dreamforce Conference 2017 di San Francisco (quasi un bisticcio di parole che ricorda il santo dal quale Cucinelli ha tratto la sua filosofia perfezionata con la lettura quasi maniacale delle memorie di Adriano, l'imperatore romano saggio che Cucinelli cita volentieri). Al meeting, che si è svolto a Yerba Buena Theatre, Brunello Cucinelli ha parlato di tecnologia garbata e umanesimo digitale: declinando la sua visione per un uso umano della rete, per un utilizzo della scienza informatica che tenga conto dell'anima.
Con lui e con Marc Benioff (CEO e fondatore di Salsforce), oltre agli esponenti più innovatori della Silicon Valley, erano presenti Michelle Obama, Laurene Powell-Jobs, Susan Wojciucki (ceo di Youtube) e Ginni Rometti (Chairman di IBM).
Luciana Boccardi
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