Treviso divorzia da Goldin

Giovedì 13 Dicembre 2018
Treviso divorzia da Goldin
IL CASO
Per dirsi addio occorre, almeno, essere stati un po' assieme. Ma succede anche che l'addio arrivi ancora prima di essersi conosciuti a fondo. È un po' quello che sta capitando a Treviso tra l'amministrazione guidata dal sindaco Mario Conte e Marco Goldin, curatore e critico d'arte di fama internazionale, specializzato in mostre di grande successo e attualmente impegnato in uno spettacolo teatrale dedicato a Van Gogh, agli impressionisti e alla pittura e in libreria con un libro dedicato al grande artista olandese.
DIVERGENZE
Per mesi si è parlato della possibilità che il curatore organizzasse una nuova serie di mostre di grande respiro nella sua Treviso, sulla scia dei successi ottenuti tra il 2016 e il 2018 con le esposizioni di Santa Caterina. I segnali che arrivano però vanno in una direzione opposta. Il primo sono i contatti di Goldin con le amministrazioni di altre città, su tutte Padova. Il secondo l'atteggiamento molto prudente del sindaco trevigiano Conte, che non si scalda troppo nell'apprendere che il curatore sta prendendo in esame eventuali alternative a un suo ritorno a Treviso: «Goldin è un professionista di grande successo - premette - non mi sorprende che parli con altre città per sviluppare la sua attività. Gli auguro i migliori risultati. Non chiudiamo le porte a nessuno, magari in futuro si potrà fare qualcosa anche a Treviso».
Conte lascia una porta aperta, ma pare più una forma di gentilezza che un auspicio per nuove collaborazioni. Ammette anche che dei contatti ci sono stati: «È vero - dice - con Goldin ci siamo incontrati, ma si parla ormai di qualche tempo fa. Diciamo che, adesso, la nostra amministrazione non è pronta per poter accogliere quel tipo di richieste. Ma questo non vuol dire di certo chiusura».
IL FUTURO
Con o senza Goldin, Treviso punta però ad eventi culturali di alto livello in grado di rilanciare cultura e turismo: «Mancano ancora dei dettagli, saremo più precisi in gennaio - assicura - ma stiamo preparando un cartellone di eventi per i prossimi quattro anni. E parliamo di mostre di vario genere, Festival ed eventi sportivi collegati alla valorizzazione del nostro territorio. Eventi di un livello molto alto e che rispondano a determinate caratteristiche, come portare risorse da utilizzare nello sviluppo e nella crescita della città». Ma chi organizzerà tutto questo? Il sindaco torna a farsi sfuggente: «Ci hanno contattato curatori e agenzie di primissimo piano - rivela non senza qualche reticenza - e stiamo valutando le varie proposte. Dobbiamo tenere conto delle condizioni economiche, ma anche della qualità dei progetti e delle possibilità che possono dare al territorio. Il nuovo cartellone, che verrà condiviso che tutte le realtà economiche e culturali della nostra città, lo presenteremo tra un mese. Potremo contare su sponsor che copriranno le spese, da questo punto di vista i contatti sono già a buon punto». E Goldin? Resta sullo sfondo.
L'ALLEANZA
Altra novità annunciata da Conte sarà un'alleanza con una città vicina: «Stiamo parlando con Vicenza per trovare il modo di condividere energie e risorse. L'obiettivo è di riuscire a promuovere le bellezze reciproche, vogliamo fare un lavoro di squadra con vari progetti da portare avanti assieme. Il nostro progetto culturale per prossimi quattro anni sarà a 360 gradi e punterà molto sulla grande qualità e sulle potenzialità di crescita della nostra città».
Paolo Calia
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