Padova, tre sere dentro al vino

Lunedì 25 Marzo 2019
RIVOLUZIONE ORANGE
Joko Gravner, ovvero, il vignaiolo di Oslavia (Go) il cui apporto al panorama mondiale enoico va ben al di là della qualità dei suoi vini. La sua rivoluzione è stata aver scardinato i parametri classici dell'enologia mondiale, creando meglio: riscoprendo una quarta dimensione che infrange il trittico bianco, rosé, rosso. Mancheranno fino agli anni Duemila le parole per descrivere questo nuovo vino. Il lessico oggi familiare di orange wine Joko predilige, tuttavia, il termine amber per la sua vitalità e la capacità di evocare il colore del sole e del suolo viene coniato solo nel 2004 da quello che sarebbe diventato l'importatore inglese di Gravner, David A. Harvey. La consacrazione internazionale di Eric Asimov, penna del New York Times, arriva solo nel 2009, con oltre un decennio di ritardo. A dover essere costruito è anche un nuovo schema di lettura. Mancando gli aromi di frutta fresca tipici dei vini convenzionali, per gli orange wines è necessario un intero nuovo vocabolario che ne renda possibile la discussione. Come imparare a far la spesa a Tokyo se non sai parlare il giapponese esemplifica Daniel Keeling di Noble Rot. Il movimento dei vini naturali, come pure la riflessione attuale sul cibo con la sua rinnovata attenzione alla materia prima e alla gestione della stessa in chiave di minimo interventismo, deve agli orange wine e a Gravner l'onere e l'onore di esserne stati il motivo scatenante.
DA MATEJA & IRENE
Domani, al ristorante La Bulesca di Selvazzano Dentro (Pd),al centro della scena saranno proprio i vini di Gravner e per capire cosa è cambiato in questi 30 anni ci sarà Mateja Gravner, figlia di Joko e responsabile commerciale e marketing dell'azienda (Info: 392/7559206). Con lei Irene Graziotto, da dieci anni nel mondo del vino, con una certificazione AIS, Irene è corrispondente italiana della Gilbert & Gaillard, docente al Master sul Vini Italiani e Mercati Mondiali del Sant'Anna di Pisa e giudice in concorsi nazionali e internazionali. La serata prevede la degustazione di Bianco Breg 2010, Bianco Breg 2008, Ribolla 2010, Ribolla 2007, Ribolla 2003.
DALLA TOSCANA AL TRENTINO
Un altro appuntamento con le famiglie del Vino Italiano è in programma al ristorante 19.94 di Padova, domani, martedì, con le migliori selezioni dell'azienda Cecchi di Castellina in Chianti (Siena), servite in accompagnamento a Vongola, asparagi, caviale di salmone e sabbia di olive; Fettuccine, sfilacci d'anatra confit, fave e salsa al foie gras; Filetto di vacca vecchia, patate affumicate alle spugnole e crema di scalogno al forno; Pecorino di Pienza stagionato Gran Riserva e confettura di fichi.
Sempre a Padova, giovedì prossimo, 28 marzo, dalle 20, l'azienda agricola Cesconi di Pressano (Tn), darà vita insieme allo chef Andrea Valentinetti ad una serata dove i vini biologici della cantina incontreranno sei piatti di Radici Terra e Gusto creati da Andrea Valentinetti e Andrea Rossetti. Da un antipasto dalle note tropicali Sgombro, cocco, topinambur e limone al Manzo, capperi, grana e scorzonera; dai Ravioli di faraona latte e miele, anice stellato all'Anatra, sedano rapa, ginepro e mela, fino al Bianco mangiare, cetriolo, sedano e lime.
C.D.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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