Ora il Gran Premio di cucina attende i mestrini

Venerdì 19 Aprile 2019
Ora il Gran Premio di cucina attende i mestrini
GRANDE INTERESSE
MESTRE C'è grande interesse per l'avventura che sta per partire nel mondo dell'enogastronomia veneziana. Il Gran premio della cucina veneziana, voluto da Aepe (l'associazione degli esercenti veneziani) e da Il Gazzettino si propone di far emergere le capacità di tradurre in cibo la tradizione enogastronomica e la cultura del mangiar bene presente in tutto il territorio comunale. Se sono già state raggiunte circa 50 adesioni, come ha fatto sapere il segretario dell'Aepe Ernesto Pancin, c'è però ancora tempo per prender parte all'evento mettendosi in gioco e facendo conoscere le proprie visioni.
Fino a fine aprile ristoranti, locali, bar, cicheterie e pasticcerie potranno dunque iscriversi e chiedere di essere votati attraverso il coupon pubblicato sul nostro giornale, quindi dar sfoggio delle proprie abilità valorizzando tutti insieme l'enogastronomia locale, come il marchio Venice quality food, creato dall'Aepe, si propone di esprimere. E se da un lato c'è la possibilità, per le aziende, di farsi conoscere, dall'altro non manca l'opportunità, per chi partecipa, di esser presenti il prossimo 19 giugno alla cena che si terrà al Salone Nautico alla presenza delle autorità cittadine.
L'ESTRAZIONE
Cinque coppie saranno estratte a sorte tra tutti coloro che manderanno il proprio voto con la preferenza e potranno sedersi alla cena che non mancherà di offrire una sorpresa ancora non svelata. «Le tradizioni sono tornate di moda. Il territorio, la gastronomia e il piacere di sedersi a tavola sono tratti distintivi nella nostra città», ha spiegato Pancin. Il segretario ha proseguito: «Grande cura è dedicata oggi ai prodotti stagionali legati alla cucina veneziana che da sempre ha seguito. Gli esercenti del centro storico, così come quelli della terraferma sono vere eccellenze che si cimentano utilizzando erbette o asparagi. Ma anche una polpetta può esser eseguita in maniera ineccepibile a Venezia, come a Mestre, Marghera, Favaro o Chirignago. Per questo invito tutti a farsi partecipi di questa iniziativa che vuole far conoscere ogni angolo del nostro bellissimo territorio, dal punto di vista più piacevole, cioè quello culinario».
APPELLO ALLA TERRAFERMA
E già, perché se il turismo in città si snoda tra calli e campielli, è altrettanto vero che in terraferma esistono realtà che meritano di esser visitate per le loro capacità culinarie, dove i cuochi continuano a proporre primizie e golosità in grado di soddisfare anche il più ricercato dei palati. Il premio si propone quindi di fornire visibilità a tutti i partecipanti: «È vero che ci sarà un vincitore - ha ammesso Pancin -, ma in realtà i veri attori a trionfare saranno tutti coloro che si iscriveranno perché, al di là della preferenza e della simpatia per un locale, sarà l'occasione per mettersi in mostra e far conoscere le proprie capacità». Infatti, non a caso continuano ad inaugurarsi cicheterie che vogliono puntare sulla tipicità della città che, dai tempi dell'invenzione del tramezzino, ha sempre saputo innovarsi, proponendo stuzzichini e piatti in grado di solleticare i palati più sopraffini.
Tomaso Borzomì
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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