Martinelli con Va Pensiero racconta l'Italia di oggi

Venerdì 9 Novembre 2018
TEATRO
Il coro Va pensiero riporta a Giuseppe Verdi, che nel Nabucco cantava la lotta di liberazione degli ebrei dal dominio babilonese per ridestare gli animi italiani all'amor patrio risorgimentale contro il dominio straniero. Con un rimando preciso a quella spinta ideale, il Teatro delle Albe propone Va pensiero, uno spettacolo corale pensato e scritto da Ermanna Montanari e Marco Martinelli, che inaugura la stagione di Pordenone. «È un romanzo teatrale sull'Italia di oggi spiega Martinelli nelle note di regia su un popolo in prigionia come lo era quello ebraico nella cattività babilonese: il Va pensiero suona per tutti noi». E saranno due ore e mezzo di percorso polifonico e corale, con inserti ed arie da La Traviata al Requiem, dal Rigoletto a La Forza del Destino, da Il Trovatore a Macbeth e ovviamente dal Nabucco, a scandire i passaggi di una vicenda che diventa epos, un affresco sui miasmi dell'Italia contemporanea.
DURA REQUISITORIA
Va pensiero racconta il pantano dell'Italia di oggi in relazione alla speranza risorgimentale incarnata dalla musica di Verdi. La drammaturgia è centrata sulla figura di Donato Ungaro, il vigile urbano di una piccola città dell'Emilia Romagna - la Brescello di Peppone e Don Camillo che si fece licenziare pur di mantenere la propria integrità di fronte agli intrecci di mafia, politica e imprenditoria collusa, capaci di avvelenare il tessuto sociale della regione che ha visto nascere il socialismo e le cooperative. In scena Ermanna Montanari, Alessandro Argnani, Salvatore Caruso, Tonia Garante, Roberto Magnani, Mirella Mastronardi, Ernesto Orrico, Gianni Parmiani, Laura Redaelli e Alessandro Renda, assieme al Coro Polifonico di Ruda che eseguirà alcuni brani dalle opere verdiane. Arrangiamento e adattamenti musicali sono del maestro del coro Stefano Nanni, le musiche originali di Marco Olivieri. Dopo una lunga carriera fatta di impegno civile sulla scena, il nuovo affondo drammaturgico di Martinelli è ancor più centrato sulla patria amata, con una spinta forte e accorata perché si ritrovi il senso di parole come democrazia e giustizia. Infine il Teatro Verdi ha voluto anche proporre un incontro (in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti FVG) che metterà a confronto il pubblico con Donato Ungaro, protagonista e motore della vicenda, il regista Marco Martinelli e la giornalista Luana De Francisco.
Giambattista Marchetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci