Le opposizioni rilanciano: «Norme che puniscono solamente i più deboli»

Sabato 18 Maggio 2019
LE REAZIONI
VENEZIA Per le opposizioni, che hanno votato «no», il nuovo regolamento di polizia e sicurezza urbana è soltanto propaganda. E soprattutto colpisce chi è più debole. Sotto accusa soprattutto le multe alle prostitute, seppur per intralcio alla circolazione. «Le norme approvate puniscono le vittime - è la posizione del deputato e consigliere Pd, Nicola Pellicani - imponendo la marginalizzazione delle prostitute, che per non essere multate saranno costrette a lavorare in contesti sempre più periferici, al buio, dove saranno più esposte allo sfruttamento, alle rapine e agli stupri». Per Pellicani, come per tutto il Partito democratico, si tratta di «un grave ritorno al passato poiché non tutela certo chi viene costretta a vendersi in strada. In questo modo si vanno a colpire i soggetti più deboli, già vittime di soprusi, violenze e sfruttamento, ma certamente non si va a contrastare il fenomeno della prostituzione». Quello che spetta al Comune adesso è far rispettare le regole «e in questo l'attuale amministrazione si sta caratterizzando per inefficienza», continua il deputato. Che poi attacca. «L'amministrazione come spiegherà questa scelta alla Cabina di Regia antitratta del Dipartimento delle Pari Opportunità, di cui fa parte? Il Comune di Venezia infatti, è il rappresentante dell'Anci Nazionale nell'organismo governativo di coordinamento sul tema della tratta degli esseri umani».
Sulle barricate anche il consigliere comunale della Lista Casson, Rocco Fiano: «Non è che siamo contrari a mettere delle regole che tutelino Venezia - punzecchia Fiano - ma quando si mettono delle regole, lo si fa in base all'esperienza pregressa e a dei dati certi che noi abbiamo chiesto e che non ci sono mai stati dati. Mi pare che qui si chiuda un po' a priori».
Cecilia Tonon, consigliera della Municipalitá di Venezia Murano Burano, la vede così sul divieto di giocare a pallone in campo a chi ha più di 11 anni. «Ma dove devono andare a giocare i nostri ragazzi? Hanno sempre giocato in campo. La scorsa settimana in rio terà Saloni alla Salute mentre facevo la passeggiata dei nizioleti ho visto 5 adolescenti giocare a pallone con i turisti che li fotografavano - puntualizza - Erano così belli e non davano fastidio a nessuno. Viene il dubbio che sia una misura emanata per turisti e plateatici. Spero che ritirino subito questa norma, altrimenti mandiamo i nostri figli in campo a giocare con in tasca i soldi della multa. Questa è una città che deve vivere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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