IL PERSONAGGIO
Istrione, dissacrante, carico di ironia e soprattutto cubano con

Venerdì 19 Ottobre 2018
IL PERSONAGGIO
Istrione, dissacrante, carico di ironia e soprattutto cubano con alle spalle una fuga dall'isola caraibica nei primi anni Sessanta sbarcando in Florida come tanti altri suoi connazionali esuli. E poi, con il senso della lontananza nel cuore, una carriera artistica iniziata come caricaturista a sfondo politico con vignette pubblicate su New York Times, Washington Post e altri giornali Usa. Infine - ed è anche il presente - un grande salto nel mondo dell'arte. Julio Larraz, 74 anni, da domani sarà a Venezia con una mostra intitolata Viaggio nella fantasia allestita alla Galleria d'arte Contini, in calle larga XXII Marzo, a due passi da Piazza San Marco, che rimarrà aperta fino al 22 dicembre prossimo. «Larraz è straordinario - racconta Stefano Contini, titolare della Galleria d'arte omonima - È senz'altro uno dei grandi interpreti dell'attuale pittura sudamericana e americana. L'inizio come caricaturista ha favorito il carattere istrionico, una dissacrante ironia e un atteggiamento a dir poco ludico e/o grottesco».
IRONIA E GROTTESCO
E lo si intuisce immediatamente vedendo la produzione di Larraz. «La sua pittura - si legge nella presentazione della mostra - è caratterizzata da ampie pennellate cariche di acceso e vibrante colore, riflette una personalità calda, solare, brillante in grado di creare delle opere fondamentali dal punto di vista emotivo e visivo. La parodia, la caricatura, i paesaggi, la passione per i ritratti e le figure femminili così come le nature morte e le tematiche politiche e sociali che caratterizzano il suo lavoro, sono affrontate e descritte con uno sguardo curioso e rendono accattivante l'opera per chi la guarda». E così ecco i dipinti e le sculture esposte in questa personale che affrontano i diversi temi cari all'artista.
ALLEGORIA E FANTASIA
Sono opere cariche di potenti simbologie, che confermano Larraz come indiscusso maestro di un immaginario allegorico fantastico e surreale ma, al contempo, nutrito da una profonda sensibilità verso la ricerca di temi sociali e politici. Gia, le questioni sociali. «Larraz - si dice nella presentazione della mostra - mette a nudo miti e stereotipi legati all'ossessione del potere, e lo fa con un atteggiamento ludico e talora grottesco che, anche se apparentemente innocente, è in grado di denunciarne l'aspetto più insano e violento. Come dimostra, ad esempio, la serie di sculture dedicata agli Imperatori. In questo caso la solennità dell'effige, rappresentato secondo la tradizione classica del mezzo busto, viene trattata con tono dissacratorio.
PAESAGGI E APPARIZIONI
Insomma, l'occasione, anche per riflettere sui nostri tempi, con sguardo disinvolto e con quel pizzico di ironia (soprattutto verso i potenti) che in qualche modo sono, alle volte, più di una denuncia con carta e penna. E se da una parte vi è la politica con fare distaccato, dall'altra c'è la meditazione su ciò che ci circonda. Sui paesaggi e gli ambienti. Ed ecco, quindi, l'altra faccia della ricerca di Larraz, il panorama. «I paesaggi e le vedute d'interno - si spiega nell'esposizione - rientrano tra i temi prediletti del maestro cubano: in questi casi, spesso, il soggetto rappresentato non occupa una posizione chiara nell'ambientazione del dipinto, provocando così nello spettatore un senso di smarrimento (A day at the Aquarium). Allo stesso modo, gli oggetti e i paesaggi delle sue opere si propongono come sognanti apparizioni, che celano significati molto più profondi di quello che sembrano suggerire ad un primo sguardo. I soggetti stessi dei suoi dipinti, se da un lato si manifestano sotto forma di sfuggenti apparizioni, dall'altro rappresentano animi turbati da sottili contraddizioni e pensieri sospesi».
Paolo Navarro Dina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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