Cleopatra una regina per l'eternità

Giovedì 13 Dicembre 2018
Cleopatra una regina per l'eternità
LA STORIA
Mito, icona di bellezza, emblema del potere, impersonificazione della femme fatale. Eppure di lei si sa pochissimo, non si conosce nemmeno il suo vero volto e la sua esistenza è avvolta da un alone di mistero. Ma non la sua grandezza e il suo peso nella Storia degli ultimi decenni prima di Cristo. È stata l'ultima regina d'Egitto, capace di far perdere la testa prima a Giulio Cesare e poi a Marco Antonio, gli uomini più potenti dell'antica Roma, e quindi del mondo. Una sorta di Jacqueline, prima Kennedy e poi Onassis, vissuta duemila anni prima. Cleopatra, la regina che sfidò Roma e conquistò l'eternità, così l'ha definita Alberto Angela nell'affascinante ritratto (edito da Harper Collins) che le ha dedicato. La vita di Cleopatra è stata un romanzo. Molto, forse moltissimo, come avverte in premessa Angela, è stato deformato dalla lente del tempo, nel bene e nel male. Anche all'epoca esistevano le fake news ed è probabile che l'immagine cinica, spregiudicata, da Mantide mangia uomini, sia stata costruita da quella che potremmo chiamare con termini moderni una campagna di stampa ostile. Anche se Cleopatra è stata portata a Roma da Cesare, per il Senato e per la plebe lei era sempre una straniera. Il libro cerca di mettere assieme i vari tasselli di un puzzle che presenta parecchi vuoti. Alberto Angela, con il suo approccio rigorosamente scientifico e lo stile divulgativo semplice e chiaro che tanto successo riscontra nei programmi televisivi, ripercorre la storia di questa donna, avvalendosi di collaboratori dell'epoca del calibro di Plutarco e Cicerone e degli studi più recenti su questa carismatica figura.
AFFASCINANTE
Una vita breve, ma intensa. A 18 anni era già regina d'Egitto, scettro che tenne fino al giorno della sua morte nel 30 avanti Cristo, quando aveva circa quarant'anni. Un arco temporale breve, durante il quale si sono compiuti i destini del mondo, decretando la romanocentricità a scapito dell'Oriente. Cleopatra è stata al centro di tutti gli avvenimenti avendo avuto l'abilità di essere a fianco (i più malevoli dicono nel letto) del vincitore. Prima Giulio Cesare che seppe conquistare, dice la leggenda, facendosi trasportare al suo cospetto nascosta in un tappeto. Poi Marco Antonio, il nuovo uomo forte di Roma, che ammaliò presentandosi seminuda a bordo di una nave, dove allestì un banchetto da mille e una notte. Quanto di vero in tutto ciò? Certamente il rapporto, l'amore, prima per Cesare poi per Antonio, dai quali ebbe figli e sui quali esercitò una enorme influenza politica.
FORZA E CARISMA
Era il carisma la forza di Cleopatra. Più della bellezza, che era nettamente inferiore a quella di Liz Taylor o Sophia Loren che le diedero il volto in due dei molti film che hanno contribuito ad accrescere il mito di questa donna. Non era alta e forse aveva un naso importante. Certamente occhi che stregavano e che sapeva valorizzare con abbondante uso di creme, fondotinta ed unguenti. Non passava inosservata ed acquistava ancora più peso quando apriva bocca. Un'intelligenza vivace, arricchita da studi profondi in vari campi e dalla conoscenza di numerose lingue, dal greco al latino, dall'egiziano ai dialetti nilotici, che le consentivano di parlare alla pari con i potenti e di farsi capire dal popolo. Una donna fuori dal comune per un'epoca nel quale il maschilismo era totale. «Una donna incredibilmente moderna - spiega Alberto Angela - che ha saputo emergere in modo potente nella storia antica».
FEMMINISTA ANTE LITTERAM
Ma anche una donna fragile, forse schiava del suo ruolo di leader. Cresciuta a corte, vissuta nei Palazzi, attorniata da adulatori pronti alla calunnia, sposa bambina del fratello ancor più bambino, sovrana ragazzina, amante e poi vedova di Cesare, l'uomo che poteva distruggere il suo regno, e ancora madre di Cesarione, figlio dello stesso Cesare e per questo destinato ad essere perseguitato. E poi nella seconda o terza vita, di nuovo amante del potenziale nuovo Cesare, Marco Antonio, il vero amore della sua vita. L'uomo che morì tra le sue braccia. Una vita da romanzo. E una morte altrettanto teatrale. Forse per il morso di un'aspide, vipera peraltro poco comune in Egitto come chiarisce Angela. Certamente morte cercata, voluta, prima che il mondo le crollasse addosso. La fantastica cavalcata nelle pagine della storia, tra Europa, Africa e Asia, in cui Angela conduce il lettore, probabilmente non può, e non pretende di farlo, chiarire tutti i misteri che avvolgono la vita di Cleopatra. Ma sicuramente rende giustizia all'immagine di una splendida donna, che va giudicata con gli occhi di duemila anni fa. Anche se il suo personaggio resta tremendamente attuale.
Vittorio Pierobon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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