Guardie private e barriere Binari blindati in stazione ss

Domenica 13 Agosto 2017
Transenne ai binari presidiate da guardie giurate e personale ferroviario per impedire gli accessi sgraditi.
Non è la prima volta che si vedono le barriere mobili ai binari delle Frecce in stazione Santa Lucia ma da qualche giorno sono tornate, con un servizio di vigilanza ingaggiato da Rfi.
Controlli e dissuasione a mo' di deterrenza per contrastare la microcriminalità che spesso prende di mira quelle aree.
Borseggiatrici, portabagagli abusive e mendicanti sono all'ordine del giorno.
La misura di prevenzione resterà attiva per agosto e settembre, una sorta di filtro per i passeggeri durante l'estate. Entra solo chi ha il biglietto, e chi ha cattive intenzioni manco si sogna di avvicinarsi alle transenne.
Le guardie, oltre a vigilare, entrano in causa ove qualcuno volesse valicare senza autorizzazione gli accessi presidiati. Perde peso l'ipotesi dei tornelli fissi già realizzati in altre grandi stazioni italiane, visto che quella veneziana sottostà a vincoli architettonici su cui è necessario il parere della soprintendenza. Il progetto che vede l'installazione di barriere su tutti i binari è ancora in alto mare. Ad ogni modo gli accessi ai binari dei treni più veloci, fino alla fine dell'estate, saranno sorvegliati da guardie private affiancate dal personale di Rfi, almeno negli orari mattutini e pomeridiani.
Le transenne presidiate per combattere il degrado in stazione è una soluzione temporanea che ha l'obiettivo di impedire l'accesso a quei personaggi che si vedevano fino a una decina di giorni fa: facchini abusivi che estorcono o imbrogliano i turisti (e spesso litigano tra loro per accaparrarsi i clienti), mendicanti insistenti che chiedono la carità (anche alle macchinette automatiche per i biglietti) e borseggiatrici straniere spesso incinta che derubano i viaggiatori.
I due mesi di filtro riguarderanno solo i binari in cui si fermano i treni ad alta velocità, più costosi e appetibili per i malintenzionati. Anche perché a viaggiare su questi convogli sono perlopiù i passeggeri che devono percorrere lunghe distanze, spesso sprovveduti al loro arrivo in laguna, a differenza degli ormai scafati pendolari che scendono dai treni regionali.
L'attività di controllo degli operatori è supportata dal lavoro degli agenti della Polfer e i presidi in questo periodo sono stati intensificati.
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