GRANDI EVENTI
VENEZIA Sono comparsi gli steward, ogni anno più numerosi,

Lunedì 21 Ottobre 2019
GRANDI EVENTI VENEZIA Sono comparsi gli steward, ogni anno più numerosi,
GRANDI EVENTI
VENEZIA Sono comparsi gli steward, ogni anno più numerosi, e pure il safety managment, con l'impiego di veri e propri professionisti della pianificazione della sicurezza. Si sono moltiplicate le transenne, tra nuovi percorsi, aree contingentate e segnaletica ad hoc. Così, per i grandi eventi che segnano la vita veneziana, la voce sicurezza è diventata sempre più consistente e articolata. E i costi sono schizzati, in particolare dopo gli attentati di Parigi del 2015 e la festa in piazza di Torino finita in tragedia del 2017 che hanno introdotto normative più stringenti. Per fare un paio di esempi, se per il Carnevale del 2014 si erano spesi 32.000 euro in safety, quest'anno si è arrivati a 260.000, mentre per Capodanno i 10.000 euro di cinque anni fa sono diventati 125.000 nell'ultima edizione.
I conti sono quelli di Vela spa che per conto del Comune gestisce Capodanno, Carnevale, Redentore, Regata Storica, Vogalonga, Salone Nautico, Venice Home Festival. Sono le prime tre, però, le manifestazione che più sono state trasformate. Nell'ultimo decennio hanno avuto, nella parte organizzativa, una forte evoluzione in termini di gestione della sicurezza, con ricadute sia in termini di costi, gestione e palinsesto spiega Fabrizio D'Oria, direttore comunicazione di Vela. Un percorso che abbiamo condiviso con l'amministrazione comunale, in particolare Polizia Locale e Protezione Civile, in stretto coordinamento con Prefettura e Questura, come coordinatori delle forze dell'ordine e vigili del fuoco, mentre il piano sanitario viene redatto, su nostro incarico, da operatori come Croce Verde e Rossa, vidimato dal 118 dell'Ulss precisa D'Oria.
IL CASO CAPODANNO
Insomma un'organizzazione complessa con soluzioni che Venezia, in quanto città fragile, aveva in molti casi già anticipato: dalle ordinanze anti-cocci di vetro, ai sensi unici con le transenne. Ma la circolare Gabrielli, introdotta dopo i fatti di Torino, le ha fatte diventare prassi, con l'introduzione anche di figure nuove come il pianificatore della sicurezza. Novità che hanno fatto impennare la percentuale del costo della sicurezza, con il caso limite ma esemplare del Capodanno. Se nel 2010 era inferiore al 15% del budget della manifestazione, nel 2019 è stato del 50% spiega D'Oria, che ricorda come la sicurezza abbia condizionato la natura stessa di questo evento: dalla militarizzazione della Piazza nel 2005 per evitare gli eccessi, agli spettacoli organizzati, con il bacio tra 2008 e 2014 , fino alla scelta di puntare solo su uno spettacolo pirotecnico spostato verso l'Arsenale proprio per decongestionare San Marco. Il tutto in un crescendo di controlli antiterrorismo, gestione dell'affollamento degli spazi con transenne, steward, conta persone, cartellonistica, addetti alla gestione dell'emergenza, redazione di piani di safety. Oggi il costo di un Capodanno a Venezia e Mestre prevede costi di sicurezza e safety, al netto delle forze dell'ordine, per 125.000 euro su un costo totale di 300.000 calcola il direttore.
CARNEVALE E REDENTORE
Costi importanti per la sicurezza anche per Carnevale e Redentore. Ben 260.000 euro, quelli spesi per il Carnevale 2019, su un totale di 2 milioni. Ovviamente a fronte di una manifestazione diffusa, con un budget artistico e organizzativo maggiore, la percentuale è più bassa annota D'Oria. Ma negli anni i tentativi di rendere più sicura la manifestazione, con relativi cambiamenti, sono stati tanti: dal decentramento delle attività, allo spostamento del Volo dell'Angelo, all'allungamento del palinsesto, con sdoppiamenti e repliche, all'introduzione del numero chiuso
Anche il Redentore ha visto un'estensione della festa nel tentativo di decongestionarla, con l'ampliamento del quadro pirotecnico fin dal 2008, ma anche con l'introduzione dei fuochi diffusi (a Favaro, Asseggiano, Malcontenta, Pellestrina). Mentre tra Giudecca, Zattera e area Marciana le rive sono state contingentate. Oggi i costi di safety ammontano al 35% circa del budget conclude il direttore -, ovvero 150.000 euro su un totale di 400.000.
Novità e costi che ormai si sono consolidati, tanto che Vela dopo essere ricorsa a professionisti esterni per la pianificazione della sicurezza ora si sta attrezzando con un ufficio interno.
Roberta Brunetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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