RIQUALIFICAZIONE URBANA
MESTRE Cinquecento firme raccolte in una mattinata. E lo hanno fatto a Mestre, la città che sta combattendo contro il degrado e la disillusione. Vuol dire che, se le idee sono buone, la gente esce dal guscio e partecipa, almeno per mettere una firma. Le hanno raccolte una trentina di scout del gruppo Mestre Due, assieme a compagni di tutto il Veneto in occasione delle due giornate che l'Agesci ha promosso per affrontare i temi cari ai ragazzi nel loro territorio. A Mestre hanno deciso che valeva la pena proporre un'idea di riqualificazione e rivitalizzazione del parco Albanese di Bissuola che ieri hanno inviato, con le firme, all'Amministrazione Brugnaro per avviare un confronto.
«L'idea è nata da noi educatori per dimostrare che, come ragazzi, abbiamo un ruolo che può essere più che attivo nella vita della comunità - spiega Valeria Gallana, prima firmataria e capo scout - e per capire cosa potevamo fare di concreto per migliorare la nostra coesistenza, e chiedere che le istituzioni diano più ascolto alla cittadinanza quando decidono di varare progetti che riguardano tutti».
L'INCHIESTA
Prima di scrivere il documento e cominciare a raccogliere le firme, gli scout hanno girato per il quartiere parlando con la gente che vive attorno al parco per capire come lo percepiscono: «Sottolineano soprattutto gli aspetti negativi in contrapposizione alle potenzialità che potrebbe avere: la principale percezione è che sia un luogo in cui è diffuso lo spaccio e quindi non sicuro, soprattutto di notte anche a causa della scarsa illuminazione pubblica e della mancanza di sistemi di video sorveglianza. Poi ci sono i servizi igienici insufficienti e mal gestiti; la biblioteca, nonostante la sua notevole importanza, non soddisfa le necessità delle utenze; manca un punto di ritrovo e ristoro, in particolare a seguito della chiusura del bar Baratto; il Teatro e il centro civico sono abbandonati».
Dopodiché sono passati alle proposte: «Adeguamento dell'illuminazione e dei servizi igienici in tutto il parco. Inoltre è fondamentale rendere accessibile il Centro Civico e il Teatro a una fascia di popolazione sempre più ampia per incontri, laboratori e corsi adatti a diverse fasce d'età. Va migliorata la biblioteca, ampliando e rimodernando gli interni, e al contempo è importante riabilitare la sala del Teatro sia per rappresentazioni teatrali, sia per la visione di spettacoli cinematografici».
Siccome spesso le associazioni e i singoli gruppi di cittadini non hanno possibilità economiche, gli scout chiedono all'Amministrazione veneziana che, «per la concessione degli spazi, promuova modelli di gestione condivisi».
Elisio Trevisan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA MESTRE Cinquecento firme raccolte in una mattinata. E lo hanno fatto a Mestre, la città che sta combattendo contro il degrado e la disillusione. Vuol dire che, se le idee sono buone, la gente esce dal guscio e partecipa, almeno per mettere una firma. Le hanno raccolte una trentina di scout del gruppo Mestre Due, assieme a compagni di tutto il Veneto in occasione delle due giornate che l'Agesci ha promosso per affrontare i temi cari ai ragazzi nel loro territorio. A Mestre hanno deciso che valeva la pena proporre un'idea di riqualificazione e rivitalizzazione del parco Albanese di Bissuola che ieri hanno inviato, con le firme, all'Amministrazione Brugnaro per avviare un confronto.
«L'idea è nata da noi educatori per dimostrare che, come ragazzi, abbiamo un ruolo che può essere più che attivo nella vita della comunità - spiega Valeria Gallana, prima firmataria e capo scout - e per capire cosa potevamo fare di concreto per migliorare la nostra coesistenza, e chiedere che le istituzioni diano più ascolto alla cittadinanza quando decidono di varare progetti che riguardano tutti».
L'INCHIESTA
Prima di scrivere il documento e cominciare a raccogliere le firme, gli scout hanno girato per il quartiere parlando con la gente che vive attorno al parco per capire come lo percepiscono: «Sottolineano soprattutto gli aspetti negativi in contrapposizione alle potenzialità che potrebbe avere: la principale percezione è che sia un luogo in cui è diffuso lo spaccio e quindi non sicuro, soprattutto di notte anche a causa della scarsa illuminazione pubblica e della mancanza di sistemi di video sorveglianza. Poi ci sono i servizi igienici insufficienti e mal gestiti; la biblioteca, nonostante la sua notevole importanza, non soddisfa le necessità delle utenze; manca un punto di ritrovo e ristoro, in particolare a seguito della chiusura del bar Baratto; il Teatro e il centro civico sono abbandonati».
Dopodiché sono passati alle proposte: «Adeguamento dell'illuminazione e dei servizi igienici in tutto il parco. Inoltre è fondamentale rendere accessibile il Centro Civico e il Teatro a una fascia di popolazione sempre più ampia per incontri, laboratori e corsi adatti a diverse fasce d'età. Va migliorata la biblioteca, ampliando e rimodernando gli interni, e al contempo è importante riabilitare la sala del Teatro sia per rappresentazioni teatrali, sia per la visione di spettacoli cinematografici».
Siccome spesso le associazioni e i singoli gruppi di cittadini non hanno possibilità economiche, gli scout chiedono all'Amministrazione veneziana che, «per la concessione degli spazi, promuova modelli di gestione condivisi».
Elisio Trevisan
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