Gli avvocati contro la stretta in carcere

Mercoledì 20 Febbraio 2019
PARI OPPORTUNITÀ
VENEZIA La stretta sulle condizioni di vita delle detenute del carcere della Giudecca preoccupa anche il Comitato pari opportunità dell'Ordine degli avvocati. Un giro di vite imposto dagli ispettori ministeriali, arrivati in laguna sulla scia dell'inchiesta per la morte dell'agente penitenziario Maria Teresa Sissy Trovato Mazza, che aveva già sollevato le proteste del garante dei detenuti, Sergio Steffenoni. Ora a mobilitarsi sono gli avvocati del Comitato pari opportunità che con l'associazione Granello di senape hanno organizzato anche degli incontri formativi per le detenute. «Conosciamo la casa reclusione donne delle Giudecca, come singoli professionisti e come Comitato - si legge in una lettera aperta - Ne conosciamo le numerose attività lavorative e riabilitative, le cooperative sociali e le associazioni di volontariato che le promuovono e le sostengono, tra mille difficoltà. Conosciamo le donne ristrette, la loro voglia di affrancarsi da un passato pesante, conosciamo i loro figli, ristretti con loro». Di qui la preoccupazione per un «possibile restringimento degli spazi di riqualificazione e riabilitazione per le detenute». «Con il massimo rispetto per il dolore delle persone toccate da un grave lutto e per la doverosa ricerca della verità relativa alla drammatica morte di una giovane agente penitenziaria categoria che con dedizione e fatica collabora quotidianamente al percorso di cui si è detto riteniamo che questo non debba in alcun modo compromettere il lavoro costruito faticosamente negli anni all'interno del carcere delle Giudecca nel tracciato dell'art.27 della Costituzione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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