Gli artigiani al Governo: «Più risorse per crescere»

Giovedì 13 Dicembre 2018
Gli artigiani al Governo: «Più risorse per crescere»
SVILUPPO
MESTRE Una giornata di mobilitazione nei padiglioni della Fiera di Milano per chiedere al Governo più investimenti epr lo sviluppo. «Al Governo chiediamo interventi rapidi e necessari per il nostro territorio e l'intero tessuto economico, sia sul fronte delle infrastrutture sia del rilancio delle aree industriali dismesse, che scelte sbagliate hanno abbandonato all'oblio». A ribadirlo, nel giorno della mobilitazione promossa oggi dalla Confartigianato a Milano, è il presidente della Confartigianato metropolitana Salvatore Mazzocca, che sarà presente per rappresentare e chiedere al Governo ciò che serve per le piccole e medie imprese veneziane. «Il Governo - dice Mazzocca - se vuole veramente fare qualcosa per il nostro territorio deve preoccuparsi del rilancio e del sostegno all'attività marittimo portuale, sia sul fronte turistico sia commerciale. Il porto di Venezia non può perdere il suo ruolo strategico nell'Alto Adriatico perché non ci sono finanziamenti che altri porti vicino hanno. Su tutte il caso del Canale dei petroli, che deve essere adeguato alle necessità». Stesso discorso per le aree industriali: «Occorre incentivare il più possibile l'arrivo di investitori, anche stranieri, perchè se la produttività e la competitività di quelle aree riparte genererà un volano economico incredibile per il nostro territorio e per il tessuto delle piccole e medie imprese». Altri punti strategici di questa necessaria rivoluzione infrastrutturale sono poi «l'adeguamento della statale 309 Romea da Venezia a Ravenna, per creare un collegamento nord-sud che consenta di evitare il nodo di Padova, sia per la sicurezza degli automobilisti sia degli abitanti delle comunità locali. Altrettanto importante per i problemi viari - conclude il presidente di Confartigianato metropolitana - non solo delle merci ma anche delle persone, soprattutto pensando ad una delle più importanti risorse del territorio, cioè il turismo, è quello di adeguare alle necessità le Vie del mare, ovvero le strade che collegano alle grandi infrastrutture viarie le nostre principali località balneari e costiere».
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