«Giudecca carcere modello, ma se non si investe chiuderà»

Mercoledì 18 Settembre 2019
«Giudecca carcere modello, ma se non si investe chiuderà»
LA VISITA
VENEZIA «Lo dico provocatoriamente: o si investe su questa struttura o va chiusa. E sarebbe un grosso peccato». L'appello al ministro pentastellato della Giustizia, Alfonso Bonafede, lo firma Giuseppe Moretti, presidente nazionale dell'Uspp, l'unione dei sindacati della polizia penitenziaria ieri mattina in vista al carcere femminile della Giudecca, dopo che venerdì la tappa del tour dei sindacati aveva toccato l'istituto di Santa Maria Maggiore.
POCHI ALLOGGI
A sentire il numero uno dell'unione dei sindacati di polizia penitenziaria la maggiore criticità del carcere della Giudecca è la struttura stessa. «Bellissima, del 1.400» la definisce Moretti «ma proprio per questo soggetta al tempo. Manca una portineria adeguata, l'automazione dei sistemi che permetterebbe di migliorare le condizioni di lavoro degli agenti in servizio. E mancano soprattutto gli alloggi per il personale». Nella loro visita i rappresentanti dell'Uspp (con Moretti anche il segretario regionale Leo Angiulli e il segretario provinciale Umberto Carrano) hanno portato alla luce il caso di quattro agenti che lavorano a Venezia ma dormono a Padova («Per entrare in servizio alle 14, partono alle 10», la denuncia) e di altri tre colleghi alloggiati in una struttura della guardia di finanza. «Le caserme interne ed esterne non sono più sufficienti, si potrebbe ristrutturare la palazzina dell'ex Sat (Sezione attenuata tossicodipendenti) - è la proposta di Moretti - chiusa da tempo e con cui si risolverebbe il problema alloggio. Investire sul carcere della Giudecca è la strada migliore, quella per cui ci rivolgiamo al ministro». Chiamato a risolvere pure la «mancanza di continuità nella gestione».
CARCERE MODELLO
Anche perché il penitenziario femminile veneziano è considerato all'avanguardia sotto certi punti di vista, soprattutto per il coinvolgimento delle detenute e la presenza dell'Icam, la sezione dedicata alle madri recluse a cui è concesso di vivere con i figli piccoli. «Qui c'è una lavanderia che serve molti alberghi, c'è un rapporto numerico detenuti-agenti ottimo - conclude Moretti - Sarebbe un peccato non si risolvesse la situazione». (n.mun.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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