GIORNALISTA VIGNAIOLO
«Da quarant'anni seguo il mondo del vino e da trenta

Lunedì 9 Dicembre 2019
GIORNALISTA VIGNAIOLO
«Da quarant'anni seguo il mondo del vino e da trenta ne scrivo. Eppure non mi considero un esperto, solo un appassionato. Così quando è il momento di addentrarsi in descrizioni tecniche, anche riguardo ai vini della mia azienda, preferisco che lo faccia qualcun altro: ad ognuno il suo mestiere». Infatti al pranzo organizzato da Giovanni Alajmo al Ristorante Quadri per presentare l'intera gamma dei vini della sua azienda ad un gruppo di ristoratori veneziani (7 vini e altrettanti piatti, preparati con la consueta eleganza dallo chef Silvio Giavedoni), Bruno Vespa ha lasciato che a raccontare ciascuna bottiglia fosse Stefano Cipolato, sommelier del Bistrot de Venise.
TERRE GIUNTE
Dal Noitre, il metodo classico rosè che ha accompagnato l'aperitivo e richiama nel nome il sodalizio fra lo stesso Vespa e i figli Federico e Alessandro, al Terre Giunte Il Vino d'Italia, protagonista della giornata, praticamente all'esordio ufficiale (abbinato alla Faraona al marsala con funghi saltati e wafer di fegatini di Silvo Giavedoni), l'ultimo arrivato, il più prestigioso e discusso, insolito blend di Amarone e Primitivo di Manduria, firmato come gli altri da Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, che ha messo insieme il Costasera di Masi, il più grande produttore di Amarone e il Raccontami, unico vino costoso (siamo attorno ai 100 euro a bottiglia ndr) di un listino che parte comunque dai 5,90 euro del Bianco e del Flarò, il Rosa dei Vespa (dedicato a Flavia Pennetta e Roberta Vinci, le due grandi tenniste pugliesi, finaliste agli Us Open del 2015) mentre il Noitre è sotto i 14.
Un'avventura nata «perché ad un certo punto, con una discreta dose di follia, ho voluto passare da appassionato e consumatore a produttore». Una discesa in vigna accolta da parecchia diffidenza, «anche se adesso le cose stanno migliorando, per quanto continui a pensare che in qualche caso i giudizi sui nostri vini pagano il fatto di essere i vini di Vespa. Le valutazioni nelle degustazioni alla cieca confermano questa mia impressione». Un viaggio inaugurato cinque anni fa dal Raccontami: «Volevo un vino che nessuno riconoscesse durante le degustazioni cieche e così è stato. Ha avuto il battesimo nell'anno di uscita della prima annata 2014 a Buckingham Palac e dove anche il principe Carlo lo ha molto apprezzato».
Claudio De Min
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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