Felice Maniero racconta la sua verità sulla compagna

Mercoledì 14 Ottobre 2020
Felice Maniero racconta la sua verità sulla compagna
IL PROCESSO
Felice Maniero non molla. E gioca la carta del memoriale. 89 pagine per raccontare la sua verità su Marta Bisello, compagna di una vita e madre della sua ultima figlia.
Il memoriale è saltato fuori a sorpresa ieri perchè ieri ci doveva essere l'Appello contro la sentenza del Tribunale di Brescia che lo ha condannato a 4 anni per aver maltrattato Marta. Alle 10 c'è stata la prima interruzione determinata dal fatto che l'ex boss della mafia del Brenta si era sentito male nel carcere di Pescara dove è detenuto. Un calo di pressione e uno svenimento legati allo stress del carcere e di questo processo che Maniero non riesce a governare come vorrebbe, tant'è che continua a cambiare avvocato e così, dopo Andrea Franco, Pietro Paolo Pettenadu e Luca Broli, Maniero ora ha nominato l'avv. Rolando Iorio il quale ieri mattina si apprestava all'arringa di difesa. Ma per il malore accusato da Maniero dalle 10 il processo è slittato alle 13, poi alle 13 Maniero stava meglio e quindi poteva assistere, ma il presidente della Corte d'appello aveva un altro processo. Si è ripreso alle 15 ma, mentre l'avv. Iorio stava per iniziare il presidente lo ha avvertito che poteva limitarsi ad un intervento ridotto all'osso, visto che Maniero aveva inviato alla Corte un memoriale di 89 pagine. L'avv. Iorio è caduto dalle nuvole ed ha chiesto tempo per leggere il documento, inviato in una sola copia. E così il processo è slittato al 21 dicembre. In quella sede si discuterà a lungo sulla ricostruzione dei fatti che sono al centro del procedimento.
LA VERITÀ DEL BOSS
Maniero nel suo memoriale sosterrà, come ha fatto in una lettera inviata al Gazzettino e che abbiamo pubblicato un paio di mesi fa, che non si è mai trattato di violenze, ma solo di qualche schiaffo e di qualche sfuriata. Cose che capitano in qualsiasi coppia in cui l'amore si è esaurito. Resta il fatto che Maniero ha ammesso già nel corso del processo di primo grado di aver picchiato e maltrattato la consorte: ma sono del tutto nuove le spiegazioni dettagliate che dà di questi episodi. Marta Bisello cioè - spiega Maniero - gli avrebbe rubato parecchi soldi e lui avrebbe deciso di indicare anche investimenti fatti direttamente o per conto della donna. In particolare si parla di alcuni appartamenti nel Padovano che sarebbero stati acquistati con i quattrini di Maniero. Insomma, potremmo essere di fronte ad una riedizione delle accuse contro il cognato Riccardo di Cicco e la sorella Noretta che hanno riciclato qualche dozzina di milioni di euro dell'ex boss del Brenta.
Maurizio Dianese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci