CHIOGGIA
Non è piaciuta a Fratelli d'Italia la visita a Chioggia degli esponenti della ong Mediterranea, tra cui Beppe Caccia e Luca Casarini, e dell'equipaggio della nave dell'associazione, la Mare Jonio, che si trova al cantiere navale Ballarin e che riprenderà il mare in agosto. In un incontro con l'amministrazione comunale e, successivamente, con i volontari di Chioggia accoglie, la ong aveva chiesto di instaurare un rapporto con i pescatori locali, in nome del comune principio del salvataggio delle persone in mare, e promosso la formazione di un gruppo locale di sostegno, con il duplice scopo di contribuire al finanziamento delle operazioni di salvataggio e alla comunicazione dei reali contorni del dramma dell'immigrazione via mare.
Ma per Daniele Tiozzo Brasiola, coordinatore di Fdi a Chioggia, «i nostri pescatori non hanno bisogno di insegnamenti da persone che, pochi mesi fa, sono finite sotto inchiesta della procura di Ragusa, con l'accusa di aver intascato soldi per imbarcare migranti. Tutti condividono il concetto che una persona in balia del mare va salvata, ci mancherebbe altro, ma da qua a distorcere questo concetto per giustificare organizzazioni che hanno un ruolo nell'immigrazione clandestina di massa è vergognoso. Mi stupisce che una parte di Chioggia, se pur piccola, si presti». Toni analoghi dal capogruppo regionale di Fdi, Raffaele Speranzon: «Il fatto che due personaggi, indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, trovino le porte spalancate delle istituzioni, e peggio ancora che ad accoglierli ci sia un assessore, è l'ennesima scelta di questa amministrazione contro gli interessi dei chioggiotti. Quelli della Mare Jonio non perdono occasione per farsi pubblicità, ma che tristezza vedere un assessore dedicare loro del tempo».
Diego Degan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Non è piaciuta a Fratelli d'Italia la visita a Chioggia degli esponenti della ong Mediterranea, tra cui Beppe Caccia e Luca Casarini, e dell'equipaggio della nave dell'associazione, la Mare Jonio, che si trova al cantiere navale Ballarin e che riprenderà il mare in agosto. In un incontro con l'amministrazione comunale e, successivamente, con i volontari di Chioggia accoglie, la ong aveva chiesto di instaurare un rapporto con i pescatori locali, in nome del comune principio del salvataggio delle persone in mare, e promosso la formazione di un gruppo locale di sostegno, con il duplice scopo di contribuire al finanziamento delle operazioni di salvataggio e alla comunicazione dei reali contorni del dramma dell'immigrazione via mare.
Ma per Daniele Tiozzo Brasiola, coordinatore di Fdi a Chioggia, «i nostri pescatori non hanno bisogno di insegnamenti da persone che, pochi mesi fa, sono finite sotto inchiesta della procura di Ragusa, con l'accusa di aver intascato soldi per imbarcare migranti. Tutti condividono il concetto che una persona in balia del mare va salvata, ci mancherebbe altro, ma da qua a distorcere questo concetto per giustificare organizzazioni che hanno un ruolo nell'immigrazione clandestina di massa è vergognoso. Mi stupisce che una parte di Chioggia, se pur piccola, si presti». Toni analoghi dal capogruppo regionale di Fdi, Raffaele Speranzon: «Il fatto che due personaggi, indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, trovino le porte spalancate delle istituzioni, e peggio ancora che ad accoglierli ci sia un assessore, è l'ennesima scelta di questa amministrazione contro gli interessi dei chioggiotti. Quelli della Mare Jonio non perdono occasione per farsi pubblicità, ma che tristezza vedere un assessore dedicare loro del tempo».
Diego Degan
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