Estradato D'Este, ex primula rossa della Mala

Giovedì 13 Febbraio 2020
Estradato D'Este, ex primula rossa della Mala
LA DECISIONE
MESTRE Da ieri Claudio D'Este, 73 anni, ex Primula Rossa della Mala del Brenta si trova in una cella del carcere di Rebibbia dove dovrà scontare ciò che gli resta dei dieci anni di condanna per un cumulo di pene legate al mondo dello spaccio. Fino a ieri D'Este si trovava nel penitenziario di Zagabria, in Croazia, da dove è stato estradato dopo una lunga battaglia legale. E dopo che lui stesso, un anno fa, aveva posto il veto al suo ritorno in Italia.
Soprannominato Il Moro e incaricato da Felice Maniero di gestire il traffico di sostanze stupefacenti - soprattutto cocaina ed eroina - per conto della Mala, era stato arrestato il 31 dicembre 2018 a Zagabria dopo 18 anni di latitanza, mentre usciva da casa tradito dal veglione. O meglio dai familiari che da Mestre erano partiti per raggiungerlo nella capitale croata e trascorrere con lui le feste di fine anno. Parenti che da mesi erano monitorati dagli investigatori della Mobile di Venezia, in particolare da quelli della IV Sezione.
D'Este era destinatario di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti e di un contestuale mandato di cattura europeo emesso il 13 dicembre 2018 in base a circostanziate risultanze investigative. Mestrino doc, di Zelarino, aveva 54 anni quando è sparito: correva l'anno 1999, il mese di aprile ed era uscito dal carcere di Padova grazie ai benefici dell'indulto e della liberazione anticipata dopo aver saldato una minima parte del conto - consistente - da pagare alla giustizia italiana. Sapeva che di lì a poco - e cioè l'anno dopo - le varie condanne accumulate in particolare per traffico di stupefacenti sarebbero diventate definitive e lui dietro le sbarre non voleva tornarci. Come non voleva tornare in Italia, paese con il quale non aveva più nulla a che fare, come detto al momento dell'arresto nella notte di San Silvestro e durante l'udienza di convalida di fronte al giudice di Zagabria. La sua vita - aveva affermato - era ormai in Croazia e con il passato aveva chiuso.
In carcere però D'Este, componente dell'ex Banda dei mestrini potrebbe rimanerci poco. «Abbiamo chiesto la prescrizione della pena visto che non risultavano recidive nelle varie sentenze - spiega il suo avvocato, il penalista Renato Alberini - Abbiamo discusso l'udienza venerdì scorso a Trieste e siamo in attesa della decisione». Se la corte desse ragione alla difesa, D'Este tornerebbe in Croazia. Da uomo libero e non più da latitante.
N. Mun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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