Espulso e rientrato: carabiniere lo arresta

Sabato 24 Agosto 2019
Espulso e rientrato: carabiniere lo arresta
MOGLIANO
Era rientrato in Italia, dopo esserne stato espulso. E lo aveva fatto convinto che non sarebbe stato beccato una seconda volta. Il motivo era semplice: si era sposato in Romania e aveva assunto il cognome della moglie. Cosa perfettamente legale in quel paese. Con i nuovi documenti e con il nome nuovo di zecca sperava di ingannare i controlli dato che dall'Italia era stato espulso con ordine del questore di Torino nel 2018.
Invece è strato riconosciuto e arrestato. E il suo sogno di restare nel Bel Paese, continuando a vivere a Mogliano dove risiedeva quando era stato allontanato dal territorio nazionale, si è spezzato.
CHI È
B.M., albanese 26enne, pregiudicato e senza fissa dimora, ieri mattina stava passeggiando nel centro di Mogliano. Era assolutamente tranquillo. Confidava nei documenti e nel nome nuovi e dato che a Mogliano aveva già soggiornato prima di essere stato espulso esattamente un anno fa, si sentiva a casa.
Ma ha avuto la sfortuna di incappare in un carabiniere che si è insospettito. E, poi, lo ha riconosciuto. A questo punto il militare dell'Arma della stazione di Mogliano si è accertato sulla sua vera identità attraverso le impronte digitali.
Una volta capito che si trattava dello stesso B.M 26enne espulso nel 2018 si è provveduto all'arresto. Ieri mattina è stato giudicato dal tribunale di Treviso, pubblico ministero Franccsca Torri , ed è stato condannato a otto mesi di reclusione.
Adesso, anche se la pena gli è stata sospesa, il 26enne è in attesa di essere collocato in un Centro di espulsione perché nei suoi confronti è stato firmato un nuovo provvedimento di allontanamento dall'Italia.
IL COMMENTO
L'assessore alla sicurezza di Mogliano Carlo Albanese fa i complimenti al carabiniere e all'Arma. «Voglio ringraziare il militare dell'Arma per la professionalità dimostrata» attacca. Per poi aggiungere: «È evidente che dovrebbero esserci normative europee diverse e controlli più efficaci, garantendo la privacy ma anche la sicurezza dell'intera comunità - conclude l'assessore -. Penso, ad esempio, alle telecamere per il riconoscimento facciale».
V.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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