SAN MICHELE
Un botto devastante che distrugge la filiale del Credito cooperativo Prealpi San Biagio di Cesarolo di San Michele al Tagliamento: poco prima delle due. L'assalto al bancomat frutta alla banda un bottino, che a una stima iniziale, si aggirerebbe sui 50mila euro. È un colpo che non ha precedenti quello messo a segno ieri notte dai malviventi nel Veneto orientale. E non solo per l'ammontare del tesoretto rubato, ma anche e soprattutto per i danni strutturali provocati alla sede della banca.
LA DINAMICA
Da quanto si è potuto capire, i criminali hanno raggiunto l'obiettivo attorno all'una e trenta, arrivando in via della Conciliazione su un'auto piuttosto potente, forse un'Audi. Almeno tre i componenti della batteria specializzata in colpi con l'utilizzo dell'acetilene, fatto saltare una volta iniettato nello sportello fino a saturarlo. La deflagrazione è stata tremenda, tanto che nella popolosa frazione di San Michele, non c'è una persona che non sia stata svegliata da quello che ai più è sembrato lo scoppio di una bomba.
LA DEFLAGRAZIONE
Anche gli stessi banditi devono essere stati sorpresi dalla potenza dello scoppio: ma l'eventuale senso di smarrimento è durato un attimo, quindi giusto il tempo di arraffare i contanti e poi la fuga a tutta velocità verso la Regionale 74. L'allarme è arrivato alla vigilanza privata Axitea e quindi ai carabinieri che in pochi minuti hanno raggiunto Cesarolo. Purtroppo, nonostante il piano di ricerca, dei malviventi si sono perse le tracce. Almeno per il momento. Già, perché gli investigatori dell'Arma hanno avviato le indagini, coinvolgendo i carabinieri del Nucleo operativo di Portogruaro e i colleghi dell'Investigativo di Mestre. Fondamentali potrebbero rivelarsi le immagini di sorveglianza della Polizia locale.
LE INDAGINI
A un centinaio di metri dalla banca sono almeno tre gli occhi elettronici che potrebbero aver immortalato la sequenza del colpo. Già ieri pomeriggio il Nucleo di Polizia giudiziaria del distretto Veneto Est si è messo al lavoro per visionare i filmati. Intanto i carabinieri hanno acquisito il video della Bcc, in cui è rimasta impressa l'incredibile violenza della deflagrazione: sono stati trovati frammenti a circa una ventina di metri dal bancomat, in mezzo al parcheggio della filiale. Lo sportello era stato caricato di contanti per far fronte alle esigenze di tutto il weekend.
Marco Corazza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Un botto devastante che distrugge la filiale del Credito cooperativo Prealpi San Biagio di Cesarolo di San Michele al Tagliamento: poco prima delle due. L'assalto al bancomat frutta alla banda un bottino, che a una stima iniziale, si aggirerebbe sui 50mila euro. È un colpo che non ha precedenti quello messo a segno ieri notte dai malviventi nel Veneto orientale. E non solo per l'ammontare del tesoretto rubato, ma anche e soprattutto per i danni strutturali provocati alla sede della banca.
LA DINAMICA
Da quanto si è potuto capire, i criminali hanno raggiunto l'obiettivo attorno all'una e trenta, arrivando in via della Conciliazione su un'auto piuttosto potente, forse un'Audi. Almeno tre i componenti della batteria specializzata in colpi con l'utilizzo dell'acetilene, fatto saltare una volta iniettato nello sportello fino a saturarlo. La deflagrazione è stata tremenda, tanto che nella popolosa frazione di San Michele, non c'è una persona che non sia stata svegliata da quello che ai più è sembrato lo scoppio di una bomba.
LA DEFLAGRAZIONE
Anche gli stessi banditi devono essere stati sorpresi dalla potenza dello scoppio: ma l'eventuale senso di smarrimento è durato un attimo, quindi giusto il tempo di arraffare i contanti e poi la fuga a tutta velocità verso la Regionale 74. L'allarme è arrivato alla vigilanza privata Axitea e quindi ai carabinieri che in pochi minuti hanno raggiunto Cesarolo. Purtroppo, nonostante il piano di ricerca, dei malviventi si sono perse le tracce. Almeno per il momento. Già, perché gli investigatori dell'Arma hanno avviato le indagini, coinvolgendo i carabinieri del Nucleo operativo di Portogruaro e i colleghi dell'Investigativo di Mestre. Fondamentali potrebbero rivelarsi le immagini di sorveglianza della Polizia locale.
LE INDAGINI
A un centinaio di metri dalla banca sono almeno tre gli occhi elettronici che potrebbero aver immortalato la sequenza del colpo. Già ieri pomeriggio il Nucleo di Polizia giudiziaria del distretto Veneto Est si è messo al lavoro per visionare i filmati. Intanto i carabinieri hanno acquisito il video della Bcc, in cui è rimasta impressa l'incredibile violenza della deflagrazione: sono stati trovati frammenti a circa una ventina di metri dal bancomat, in mezzo al parcheggio della filiale. Lo sportello era stato caricato di contanti per far fronte alle esigenze di tutto il weekend.
Marco Corazza
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