Energia Civica lancia Rossi come candidato sindaco

Mercoledì 23 Giugno 2021
CHIOGGIA
«Noi candidiamo a sindaco Roberto Rossi. Chi vuole si faccia avanti, siamo pronti a dialogare». Il primo annuncio ufficiale di una candidatura a sindaco lo fa Energia Civica e il nome non poteva essere che quello del suo fondatore ed ex presidente del Comitato No-gpl, nonché (proprio per questa sua battaglia) Clodiense dell'anno 2017. Una candidatura, quindi, scontata per quanto riguarda Energia Civica, ma che spiazza quanti pensavano a Rossi quale possibile trascinatore del neo centro sinistra formato da Pd, Cinquestelle e forze civiche che, meno di due settimane fa, era stato prefigurato quale orizzonte dell'accordo tra i due partiti.
SCELTA SPIAZZANTE
Il ritratto del candidato sindaco tracciato da Pd e 5S descriveva una persona con competenze amministrative e slegato dai partiti, senza tessera e, per certi versi, Rossi rientrava nello schema, essendo già stato consigliere comunale (sindaco Guarnieri) per i Verdi e con frequentazioni non occasionali (nella lotta contro il gpl) dei palazzi del potere. Ma proprio questa sua esperienza gli sarebbe costata la contrarietà di qualcuno, nella trattativa che, comunque, è in atto, ma nella quale Energia Civica è stata poco coinvolta, tanto che lui stesso ammetteva: «non sono io la persona a cui stanno pensando». A questo punto, però, a fronte di «proposte che ci sono state fatte come quella di un candidato Sindaco che, a nostro modo di vedere, non presenta le caratteristiche di rappresentatività della realtà di Chioggia, conoscenza del territorio per rompere l'isolamento culturale e strutturale della città» Energia civica ha «rotto gli indugi» e lanciato la candidatura di Rossi.
LA CANDIDATURA
«Già da gennaio recita una nota della Lista - abbiamo lanciato un messaggio di responsabilità a cittadini, associazioni, gruppi politici: la nostra disponibilità per un progetto unitario e trasversale che, partendo dai problemi prioritari, individui possibili soluzioni, progetti e risposte efficaci, senza trincerarsi sulle divisioni ideologiche. È stata un'impresa complessa e, purtroppo, improduttiva. Gli interessi di parte hanno pesato di più del bene comune. I prossimi anni porteranno un'occasione probabilmente irripetibile: gli ingenti fondi che arriveranno rappresentano un treno che, se preso, permetterà di dare una svolta positiva alla città, mentre se sarà perso relegherà definitivamente Chioggia in subordine rispetto agli altri comuni. È necessario che questa occasione sia gestita al di fuori delle logiche di parte. Noi continuiamo a perseguire l'obiettivo di recuperare anni di mancati investimenti».
D.Deg.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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