DOPO IL RESTAURO
Un hotel che, risistemato tassello dopo tassello, è diventato

Mercoledì 22 Maggio 2019
DOPO IL RESTAURO
Un hotel che, risistemato tassello dopo tassello, è diventato un'opera d'arte. Un edificio monumentale come lo ha definito ieri il critico d'arte Vittorio Sgarbi, intervenendo alla tavola rotonda che ha dato il via alle celebrazioni per la riapertura dell'Ausonia Hungaria al Lido di Venezia. L'albergo, famoso per la facciata in stile liberty e maiolica policroma, è il più vecchio dell'isola avendo aperto i battenti nel 1907, un anno prima del mitico hotel Des Bains. E ora guarda al futuro. Dal punto di vista architettonico, la facciata principale in stile liberty ben si coniuga con quella recentemente realizzata in stile pop, dall'artista britannico, Joe Tilson artista e membro della Royal Academy londinese, che ha completato una delle facciate minori dell'edificio con l'opera più grande mai realizzata in vetro di Murano composta da 2500 formelle in vetro di Murano, che per colore e forme richiamano proprio la facciata principale quasi a voler coniugare due stili: la storia del passato e una nuova sfida.
INTERVENTO RAFFINATO
Il restauro è stato curato dalla Dogale Costruzioni srl, il cui presidente è l'imprenditore Teodoro Russo, titolare, con la sua famiglia dell'albergo in Gran Viale. Se i muri potessero parlare è il titolo di una pubblicazione che ne ripercorre la storia ultracentenaria. Ora, dopo questo intervento, l'hotel salirà al rango delle cinque stelle lusso, l'unico sull'isola. L'Ausonia Hungaria sarà aperto dal 1. giugno per 12 mesi all'anno. Per entrare nella categoria cinque stelle, le camere con il design di Simone Micheli, sono scese da 80 a 60 e risultano più spaziose e confortevoli. La spa ha avuto un allargamento di 100 metri quadri; è stata creata una piscina. Inoltre ci sarà un ristorante aperto solo la sera, con ingresso separato dall'albergo, e due bar, uno sulla terrazza e l'altro al quinto piano con vista laguna su San Marco per eventi esclusivi. I muri del corridoio di ingresso riportano, proprio come omaggio storico alla Mostra del cinema le foto dei divi alla Biennale. E tra le particolarità vi è la scomparsa del bancone della reception. L'accoglienza dei clienti sarà fatta all'interno di una casa nobile. «Auspichiamo - ha detto Russo - che questo restauro sia bene augurante, non solo per il nostro albergo ma per tutto il Lido. L'isola ha bisogno di tanti interventi di questo tipo».
Lorenzo Mayer
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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