«Dolomiti, per rilanciare il turismo escursioni nei boschi a vedere i lupi»

Domenica 14 Gennaio 2018
LA PROPOSTA
Turismo con il lupo. Alzi la mano chi non vorrebbe vedere una cucciolata di lupacchiotti e le Dolomiti sullo sfondo. Al momento è solo una boutade, ma potrebbe funzionare. L'idea è emersa a Belluno, durante un incontro organizzato per parlare proprio del grande carnivoro, ricomparso su tutto l'arco alpino e in particolare sulla montagna bellunese. Tra i relatori anche Sonia Calderola (veterinario della Regione Veneto ed esperta del progetto Life WolfAlps). La serata è stata dedicata alla possibile convivenza tra uomo e lupo, magari anche con un occhio alle chance di vacanze basate sull'avvistamento del grande predatore.
PROBLEMA O RISORSA
Questo è il problema. Tutt'altro che amletico. Esistenziale sì, però. Soprattutto per gli allevatori, per i quali non è certo facile convivere con il lupo. Nel Bellunese si è ormai perso il conto delle varie predazioni ai danni di pecore, asini e bovini. E difatti molti allevatori hanno storto il naso durante la conferenza. Per loro non è certo facile perdere capi di bestiame senza riuscire a fare niente. Ma qualcuno ha lanciato una proposta: «Perché non cominciamo a guardare al lupo come a una risorsa?». Eccola l'idea: fare turismo con il lupo. «Io faccio la guida di media montagna - ha detto un ragazzo -. Da quando c'è il lupo sulle Dolomiti, ho ricevuto diverse richieste di persone che vorrebbero un trekking organizzato appositamente per avvistarlo. Gente disposta a pagare 300-400 euro al giorno, come succede già in altre parti del mondo. Personalmente ho accompagnato escursionisti nei paesi scandinavi e in Islanda, proprio per avvistare animali selvatici. Secondo me, dovremmo cominciare a ragionare anche di questo, di fare turismo con il lupo. Tanto più che abbiamo a disposizione le Dolomiti, un paesaggio a dir poco invidiabile».
LUPI A SPASSO
Già, ma come fare turismo se il territorio non è curato? Questa la critica mossa dagli allevatori presenti in sala. «Se non ci sono le aziende agricole che tengono pulita la montagna, non è possibile fare turismo - hanno detto in molti -. E in queste condizioni non riusciamo più a fare allevamento: non siamo tutelati dai danni enormi che il lupo provoca. Cosa dovremmo fare: recintare tutte le montagne?». Sarebbe meglio chiedersi: dove sono? Secondo i dati forniti da Calderola, oltre al branco della Lessinia (nato dall'incontro tra Giulietta e il lupo sloveno Slavc), c'è sicuramente un branco sull'altopiano di Asiago, un altro sul Grappa, uno sul Visentin e un altro sul Col di Lana. Un lupo solitario sarebbe stato avvistato anche in Cansiglio.
Damiano Tormen
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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