Diventa operativo il piano di mobilità elettrica e sostenibile di Autostrade

Giovedì 13 Maggio 2021
Diventa operativo il piano di mobilità elettrica e sostenibile di Autostrade per l'Italia: oggi, infatti, è entrata in funzione nell'area di servizio di Secchia Ovest (Autostrada del Sole, nella zona di Modena) la prima stazione di ricarica super veloce (300KW di potenza) per veicoli elettrici. Entro pochi giorni sarà attivata anche la seconda stazione, situata a Nord di Roma, nell'area di Flaminia Est. Si tratta dei primi due punti di ricarica gestiti dalla nuova società Free To X che, come previsto dal piano industriale di Autostrade per l'Italia, sta realizzando una delle più estese reti europee di ricarica ad alta potenza per veicoli elettrici. In ogni stazione saranno installate 4-6 colonnine multiclient, che consentiranno tempi di rifornimento celeri e compatibili con un viaggio anche di lunga percorrenza con un'auto elettrica (ad esempio Milano-Roma) e assicurando un'esperienza di viaggio simile a quella di un veicolo con motore a combustione tradizionale.
IL PROGETTO
Una volta completato il piano di installazione, previsto su 100 aree di servizio della rete, la distanza media tra un'area di ricarica e l'altra sarà di circa 50 km, pari all'interdistanza media delle aree di servizio a livello europeo. I conducenti di auto elettriche, attraverso le app dei propri Mobility Service Provider (e, a breve, anche tramite carta di credito), potranno così usufruire dei servizi di ricarica in totale autonomia, h24 e 7 giorni su 7, impiegando gli stalli per il tempo necessario al rifornimento delle batterie del proprio mezzo. Le colonnine di Free To X si caratterizzano infatti come un sistema che consente l'accesso alla piattaforma da parte dei principali provider di ricarica attivi sul mercato.
«Stiamo lavorando con il massimo impegno per realizzare in tempi rapidi la più estesa infrastruttura del Paese per la ricarica ultra veloce dei mezzi elettrici», ha dichiarato l'amministratore delegato di Autostrade, Roberto Tomasi. «L'Italia sconta un ritardo sul fronte della mobilità sostenibile ha proseguito Tomasi per questo abbiamo deciso di investire oltre 45 milioni di euro su questo fronte, con l'obbiettivo di rendere possibile, sia al Nord che al Sud, il viaggio in autostrada con l'auto elettrica, con gli stessi tempi di ricarica di un'auto tradizionale. La nostra strategia industriale è pienamente in linea con gli obbiettivi del Recovery Fund e della Legge di Stabilità e facilita gli spostamenti di medio-lungo raggio sulle quattro ruote, considerati prioritari da moltissimi cittadini a seguito della pandemia, attraverso una logica di massima sostenibilità. L'ambizione di Free To X è quella di andare anche oltre l'autostrada, mettendo a disposizione i propri servizi di mobilità integrata per le grandi aree urbane e le smart cities».
I DATI
Secondo i dati dell'osservatorio sulla mobilità elettrica di Motus-E, tra gennaio e aprile 2021 sono stati venduti in Italia circa 41mila mezzi elettrici. Per la prima volta le auto elettriche, plug-in e ibride hanno superato le immatricolazioni dei veicoli a benzina e diesel. Le previsioni di mercato parlano di una forte crescita di questo settore: il target al 2030 è di oltre 6 milioni di veicoli full-electric in circolazione.
Da qui la necessità di accelerare fortemente l'infrastrutturazione della rete autostradale con stazioni di ricarica che, grazie alla tecnologia di ultimissima generazione delle High Power Charger, unitamente ai nuovi veicoli che stanno entrando in circolazione, consentiranno un viaggio autostradale sempre più confortevole.
Oltre alla realizzazione e alla gestione dell'infrastruttura di ricarica elettrica ad alta potenza, Free To X agevolerà, in primis sulla rete ASPI, lo sviluppo (pensato per il trasporto pesante) dell'LNG, e dell'idrogeno in prospettiva. La mission della società prevede anche lo sviluppo di applicazioni innovative per la gestione dei servizi di mobilità sostenibile e delle interconnessioni tra la rete autostradale e i grandi e piccoli agglomerati urbani. Grazie a progetti integrati di smart city (ovvero di soluzioni pensate per la catena della logistica), l'utente avrà a disposizione, tramite i big data, informazioni puntuali di traffico, tempi di attraversamento della rete autostradale e delle città ma anche, in caso di ritardi per la presenza di cantieri in autostrada, la possibilità di beneficiare, per la prima volta nel settore, di rimborsi e quindi di tariffe dinamiche.
Mirko Polisano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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