Distretto sanitario, ipotesi Gardenia

Giovedì 13 Dicembre 2018
Distretto sanitario, ipotesi Gardenia
MARGHERA
Fermi tutti, si cambia. Dopo l'addio all'ipotesi ex Monteverdi che diventerà la nuova Questura di terraferma e l'annuncio di voler mantenere il distretto sanitario di Marghera in via Tommaseo, demolendo l'edificio esistente e costruendone un altro più grande, l'Ulss 3 sta ora rivedendo i progetti puntando a trasferire in pieno centro il presidio. E non in un posto qualsiasi, ma nel Centro sociale Gardenia di piazza S. Antonio, che verrebbe ovviamente abbattuto per tirar su un nuovo fabbricato. E non si tratterebbe solo di un'idea buttata lì, perché il primo passo sarebbe giù stato compiuto con la Regione che deve dare il via libera all'operazione.
IL NODO DEL CANTIERE
Per il nuovo distretto sanitario di Marghera ci sono i soldi da anni: 5,8 milioni che attendono solo di essere spesi per dare ai servizi dell'Ulss della Città giardino una sede degna di questo nome, visto che quella di via Tommaseo ormai perde i pezzi ed è troppo piccola. Ciò che avrebbe convinto l'azienda sanitaria a tornare sui suoi passi rispetto alla decisione, annunciata nei mesi scorsi, di voler restare in via Tommaseo, è stata la difficoltà (anzi, l'impossibilità) di trovare una sede alternativa a Marghera per ambulatori, uffici e altri servizi nel periodo del cantiere, quindi non meno di due anni, e anche più. Trattandosi di servizi sanitari, infatti, non è possibile sistemarli in qualche capannone o garage, ma devono rispondere a precise normative, senza contare che devono continuare ad essere facilmente raggiungibili. E così, pare dal Comune, è arrivata l'imbeccata all'Ulss: «A Marghera è in vendita dal 2017 l'ex scuola materna Sacro Cuore, ora sede delle associazioni che fanno parte del Centro Gardenia. Sarebbe un ottimo posto per il distretto».
IN VENDITA
Duemila metri quadri di fabbricato suddivisi su due piani, più tremila metri quadri di verde tra piazza Municipio, piazza S. Antonio e via Gavazzi. La proprietà è delle suore francescane missionarie d'Egitto che un anno e mezzo fa si sono rivolte a UniCredit Subito Casa per vendere l'immobile che, nel frattempo, resta preso in affitto dal Comune come centro per una trentina di associazioni. Finora non ci sono state offerte, tranne quella dell'amministrazione comunale che nell'estate scorsa ha prorogato il contratto d'affitto fino al 2023 facendo di fatto un favore all'Ulss perché, in questo modo, si potrebbero bloccare eventuali altri compratori. Dall'Ulss 3 Serenissima non arrivano dichiarazioni ufficiali sull'operazione, ma è chiaro che l'acquisizione del complesso consentirebbe di tenere aperti gli ambulatori di via Tommaseo mentre, in piazza Sant'Antonio, verrebbe demolito l'ex Sacro Cuore e costruito il nuovo distretto, adattando il progetto già pronto e approvato dalla Regione, ma garantendo spazi comunque più ampi di quello attuale con standard di qualità pari a quelli del nuovo distretto aperto quattro anni fa a Favaro.
VENTURINI: «FARE PRESTO»
Quando il contratto di affitto del Gardenia stava per scadere, il Comune venne attaccato dalle associazioni che correvano il rischio di essere sfrattate. La stessa cosa potrebbe succedere ora se andrà in porto l'operazione dell'Ulss che si sarebbe già mossa con la Regione. Stavolta, però, per Marghera si tratta di un'opportunità imperdibile per avere un distretto degno di questo nome, e il Comune può anche giocarsi la carta degli spazi all'ex Edison che verrà restaurato a breve, oltre ad altri disponibili nella Municipalità. Per l'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini «l'importante è fare presto e avviare nel 2019 la costruzione del nuovo distretto sanitario. È un'urgenza che deve essere affrontata e risolta - prosegue - per ché Marghera non merita una struttura da terzo mondo. Ci auguriamo che la Regione risponda al più presto e la nostra amministrazione sarà al fianco dell'Ulss per portare a termine questo progetto».
Fulvio Fenzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci