DISCOTECHE RIAPERTE
JESOLO «Finalmente ripartiamo: è come essere tornati a casa». A ripeterlo in continuazione sono un po' tutti, dalle persone in coda all'ingresso agli addetti delle sicurezza, fino ai due gestori, Tito Pinton e Marco Piu. Sul litorale veneziano si ritorna a ballare. A riaccendere la musica è la discoteca Il Muretto, locale-simbolo del divertimento notturno dell'Alto Adriatico, e non solo, che sabato ha riaperto i battenti dopo 20 mesi di chiusure forzate per effetto dell'emergenza sanitaria. Unica parentesi, le due serate nell'estate del 2020. Ed è per questo che la serata di sabato scorso è diventata un evento destinato a rimanere nella storia, diventando una celebrazione della ripartenza nonostante le restrizioni e la capienza limitata.
GRAN PIENONE
Ma la conferma che l'appuntamento fosse particolarmente atteso è arrivata dal continuo passaggio di auto lungo via Roma destra, tutte dirette nel parcheggio della discoteca. Uno scenario al quale in molti non erano più abituati. E invece sabato notte si è tornati alle vecchie abitudini, quasi un salto all'indietro atteso da mesi, ma anche una piccola e significativa riconquista della libertà, oltretutto senza le polemiche che avevano accompagnato le serate dei locali nell'estate 2020.
REGOLE RISPETTATE
Le code non sono mancate, ma le regole sono state da subito chiare e gli ingressi scaglionati, con l'obbligo di distanziamento all'ingresso e l'uso delle mascherine. Scontata l'esibizione del Green pass e di un documento d'identità prima di varcare la soglia d'ingresso. Bicchieri monouso, ovviamente, e mascherine a disposizione per chi ne era sprovvisto. I controlli degli addetti non sono poi mancati nemmeno all'interno. Superato l'ultimo check, la festa è finalmente iniziata, ovviamente a capienza ridotta: il 50 per cento al chiuso e il 75 nella parte esterna, per un totale di 1.950 biglietti disponibili. All'una i dati degli ingressi hanno indicavano 1.800 persone, compresi i 500 biglietti per i tavoli polverizzati nei giorni precedenti. Il risultato è un microcosmo di persone intente a tuffarsi subito in pista, dove la mascherina non è obbligatoria, tutte pronte a ballare fin dal primo momento per recuperare il tempo perso.
PISTA PER GIOVANISSIMI
La fascia d'età è quasi tutta quella dei ventenni, con le ragazze più preparate dei ragazzi tra abiti scollati e vestitini. I trentenni non sono mancati e nemmeno qualche quarantenne, che alla fine sono stati quelli più glamour grazie ad abiti eleganti e giacche con lustrini. Varia anche la provenienza: oltre agli jesolani (si sono visti diversi imprenditori locali e anche l'assessore regionale Francesco Calzavara), gli ospiti sono arrivati da tutto il nord Italia, giusto per ribadire il richiamo che suscita Il Muretto.
DEEJAY INTERNAZIONALE
L'apoteosi è raggiunta quando a scaldare la consolle è stato Ricardo Villalobos, considerato un riferimento per la techno mondiale. «Siamo tutti molto emozionati confidano Marco Più e Tito Pinton, quest'ultimo tornato appositamente da New York dove il 16 novembre aprirà un nuovo club - Stiamo soffrendo da due anni, non vediamo l'ora di uscire da questa situazione. Cosa ci aspettiamo per il futuro? Di continuare a lavorare e poi una maggiore collaborazione dalle istituzioni: ci dicano come migliorarci e ci prendano in considerazione per sostenere la campagna vaccinale, con i giovani abbiamo un contatto diretto, sappiamo come sensibilizzarli». Ieri notte la seconda attesa notte di festa con l'evento Mamacita. «La risposta è stata buona aggiungono i due soci Stanno aprendo molte discoteche in città, non è facile per noi». Con molta probabilità la prossima serata sarà il 7 dicembre ma non a Capodanno: «Servono servizi concludono Pinton e Piu Purtroppo oggi ci sono pochi alberghi aperti e i prezzi sono alti, mentre i nostri ospiti arrivano da tutta Italia. La stagione ripartirà da carnevale».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA JESOLO «Finalmente ripartiamo: è come essere tornati a casa». A ripeterlo in continuazione sono un po' tutti, dalle persone in coda all'ingresso agli addetti delle sicurezza, fino ai due gestori, Tito Pinton e Marco Piu. Sul litorale veneziano si ritorna a ballare. A riaccendere la musica è la discoteca Il Muretto, locale-simbolo del divertimento notturno dell'Alto Adriatico, e non solo, che sabato ha riaperto i battenti dopo 20 mesi di chiusure forzate per effetto dell'emergenza sanitaria. Unica parentesi, le due serate nell'estate del 2020. Ed è per questo che la serata di sabato scorso è diventata un evento destinato a rimanere nella storia, diventando una celebrazione della ripartenza nonostante le restrizioni e la capienza limitata.
GRAN PIENONE
Ma la conferma che l'appuntamento fosse particolarmente atteso è arrivata dal continuo passaggio di auto lungo via Roma destra, tutte dirette nel parcheggio della discoteca. Uno scenario al quale in molti non erano più abituati. E invece sabato notte si è tornati alle vecchie abitudini, quasi un salto all'indietro atteso da mesi, ma anche una piccola e significativa riconquista della libertà, oltretutto senza le polemiche che avevano accompagnato le serate dei locali nell'estate 2020.
REGOLE RISPETTATE
Le code non sono mancate, ma le regole sono state da subito chiare e gli ingressi scaglionati, con l'obbligo di distanziamento all'ingresso e l'uso delle mascherine. Scontata l'esibizione del Green pass e di un documento d'identità prima di varcare la soglia d'ingresso. Bicchieri monouso, ovviamente, e mascherine a disposizione per chi ne era sprovvisto. I controlli degli addetti non sono poi mancati nemmeno all'interno. Superato l'ultimo check, la festa è finalmente iniziata, ovviamente a capienza ridotta: il 50 per cento al chiuso e il 75 nella parte esterna, per un totale di 1.950 biglietti disponibili. All'una i dati degli ingressi hanno indicavano 1.800 persone, compresi i 500 biglietti per i tavoli polverizzati nei giorni precedenti. Il risultato è un microcosmo di persone intente a tuffarsi subito in pista, dove la mascherina non è obbligatoria, tutte pronte a ballare fin dal primo momento per recuperare il tempo perso.
PISTA PER GIOVANISSIMI
La fascia d'età è quasi tutta quella dei ventenni, con le ragazze più preparate dei ragazzi tra abiti scollati e vestitini. I trentenni non sono mancati e nemmeno qualche quarantenne, che alla fine sono stati quelli più glamour grazie ad abiti eleganti e giacche con lustrini. Varia anche la provenienza: oltre agli jesolani (si sono visti diversi imprenditori locali e anche l'assessore regionale Francesco Calzavara), gli ospiti sono arrivati da tutto il nord Italia, giusto per ribadire il richiamo che suscita Il Muretto.
DEEJAY INTERNAZIONALE
L'apoteosi è raggiunta quando a scaldare la consolle è stato Ricardo Villalobos, considerato un riferimento per la techno mondiale. «Siamo tutti molto emozionati confidano Marco Più e Tito Pinton, quest'ultimo tornato appositamente da New York dove il 16 novembre aprirà un nuovo club - Stiamo soffrendo da due anni, non vediamo l'ora di uscire da questa situazione. Cosa ci aspettiamo per il futuro? Di continuare a lavorare e poi una maggiore collaborazione dalle istituzioni: ci dicano come migliorarci e ci prendano in considerazione per sostenere la campagna vaccinale, con i giovani abbiamo un contatto diretto, sappiamo come sensibilizzarli». Ieri notte la seconda attesa notte di festa con l'evento Mamacita. «La risposta è stata buona aggiungono i due soci Stanno aprendo molte discoteche in città, non è facile per noi». Con molta probabilità la prossima serata sarà il 7 dicembre ma non a Capodanno: «Servono servizi concludono Pinton e Piu Purtroppo oggi ci sono pochi alberghi aperti e i prezzi sono alti, mentre i nostri ospiti arrivano da tutta Italia. La stagione ripartirà da carnevale».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
