Diderot in musica La sfida di Teardo

Venerdì 28 Febbraio 2020
LA NOVITÀ
La musica del secolo dei Lumi a confronto con quella contemporanea. È il nuovo progetto discografico di Teho Teardo, compositore, musicista e sound designer pordenonese invitato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano ad attingere, per il suo nuovo album, al proprio archivio. L'artista, che da anni indaga il rapporto tra musica elettronica e strumenti nazionali, voleva vedere una copia dell'Utopia di Thomas More del 1516, cercando ispirazione nel passato per un progetto che punta al futuro.
«Invece, tra gli undici chilometri di libri conservati dalla fondazione mi sono imbattuto nei volumi di una copia originale dell'Encyclopédie di Diderot e D'Alembert (un dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri realizzato con diversi collaboratori tra il 1751 e il 1780, ndr) - racconta Teardo - scoprendo che conteneva anche una sezione dedicata alla musica, con tanto di partiture che non sono composizioni o esercizi, ma esempi di come la musica dovrebbe essere scritta secondo i canoni del 700 illuminista. Un'arca di Noé che commuove solo a vederla, contenendo questa prima enciclopedia tutto lo scibile dell'epoca, spaziando dalla musica alle parrucche, dagli animali ai minerali. Un British Museum, un Louvre messo su carta, in cui ho ritrovato Bach e altri autori celebri dell'epoca come pure testi impositivi su contrappunto, melodie, stili. Un manuale di composizione, insomma».
DAL PASSATO AL PRESENTE
«Dal buio del tempo, smarrita nella memoria, è emersa una luce - ancora il compositore - Dall'Encyclopédie ho studiato tutto quello che c'era, cercando di decifrare gli esempi di spartiti e segni musicali ormai scomparsi e mai riletti. Ho scoperto che esiste un solo testo francese, pubblicato qualche decennio fa, che parla della sezione musicale di questo compendio universale del sapere dell'epoca. È una sorta di campionatore su carta; ho scelto di utilizzare quei canoni per comporre una nuova musica, campionando elettronicamente i passaggi delle partiture ritrovate».
DALL'ALBUM AL CONCERTO
Da quel ritrovamento, è nato un album dal titolo Ellipses dans l'harmonie - Lumi nel buio, in uscita il 6 marzo, a cui seguirà anche un tour che partirà l'11 marzo dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano, per toccare il 12 l'Argo 16 di Mestre e poi Ravenna, Roma, Firenze, Genova e Rivoli. Un lavoro di sola musica, senza parole. «Ho coinvolto nel disco una trentina di musicisti, compresi gli archi dell'Orchestra Mitteleuropa - ancora Teardo - in studio l'album non riusciva a prendere forma, per fortuna grazie a una residenza del Css di Udine, a Villa Manin, dimora dogale friulana, sono riuscito a trovare lo spirito giusto. Dal vivo proporrà tutti i brani dell'album e nella seconda parte altri miei lavori. Con me all'elettronica, chitarra elettrica e basso, suonerà il trio d'archi formato da Laura Bisceglia e Giovanna Famulari ai violoncelli e Ambra Chiara Michelangeli alla viola». Prima del tour, sabato 7 marzo Teardo sarà ospite al teatro Verdi di Pordenone proporrà una lettura scenica in forma di concerto del libro di Hisham Matar Il ritorno. padri, figli e la terra fra di loro, con l'attore Michele Riondino.
Lorenzo Marchiori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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