Dall'età del bronzo al turismo, Montegrotto celebra le fonti termali

Sabato 15 Maggio 2021
IL MUSEO
MONTEGROTTO(PADOVA) Un viaggio lungo trenta secoli alla scoperta delle fonti termali, dal loro utilizzo a scopo religioso e cerimoniale dalle popolazioni euganee dell'età del ferro alle più moderne applicazioni nel turismo. Una cavalcata nel tempo attraverso manufatti votivi, statue, vasellame, iscrizioni, cippi, antichi manoscritti fra i quali il Trattato dei Bagni di Abano di Salvator Mandruzzato del 1789 - fino ai manifesti d'inizio del XX secolo che reclamizzavano le proprietà di acque e fanghi curativi. Questa l'esperienza che attenderà a partire da oggi, primo giorno di apertura al pubblico, i visitatori delle sedici sale del Museo del Termalismo Antico e del Territorio di Montegrotto, realizzato nel complesso ai piedi del colle di Villa Draghi. E frutto di un progetto che ha visto collaborare Università di Padova, Soprintendenza archeologica del Veneto, Cnr, società Ales partecipata del Ministero della Cultura, e amministrazione comunale.
LE AREE TEMATICHE
Il tutto per un costo complessivo di 1,7 milioni. L'esposizione si compone di pezzi unici, ma anche di riproduzioni di originali custoditi in altre strutture museali italiane, e si avvale di modulazioni in 3D che permetteranno di vivere un'esperienza sensoriale fatta di video e ricostruzioni virtuali.
Il museo si articola in tre aree tematiche: il termalismo come fenomeno naturale; la sua percezione, nei tempi più lontani, come dono divino; lo sviluppo della risorsa termale dall'antichità per arrivare all'età contemporanea.
«Questo museo rappresenta la traduzione di tutte le ricerche storico-archeologiche condotte da decenni nell'area euganea ha sottolineato il professor Jacopo Bonetto, docente di archeologia classica e direttore del dipartimento dei beni culturali dell'Università, nel corso della cerimonia ufficiale di inaugurazione -. Questo polo culturale è l'esempio migliore di come l'ateneo voglia fare della conoscenza un sapere utile alle comunità e fonte di progresso sociale ed economico dei territori». «Nel museo troviamo la grande tradizione dell'archeologia con i suoi scavi e con la capacità di attraversare lo spazio e il tempo», ha dichiarato Fabrizio Magani, soprintendente per l'area metropolitana di Venezia e le province di Padova, Belluno e Treviso. «L'apertura del Museo del Termalismo è il punto di arrivo di un progetto che ha preso avvio molti anni fa e la cui vocazione può essere sintetizzata in tre espressioni: didattica per i giovani, identitaria per i locali, narrativa per i turisti», ha affermato Francesca Ghedini, docente emerita di archeologia classica. A fare gli onori di casa, il sindaco di Montegrotto Riccardo Mortandello che ha puntualizzato come «un sistema termale attivo ininterrottamente da oltre tremila anni venga degnamente celebrato con l'apertura di questo museo: un punto nodale della nostra identità territoriale più intima ed ancestrale». La sua gestione è stata affidata all'associazione Lapis. Questi gli orari: dal martedì al venerdì, 10-13 e 15-18; sabato e domenica, solo su prenotazione con un giorno di anticipo, 10-19. Prenotazioni: www.museodeltermalismo.it, info@museodeltermalismo.it, 389.0235910.
Eugenio Garzotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci