Da Portogruaro a Roma, Ceresatto ai vertici dell'Atac

Martedì 7 Maggio 2019
Da Portogruaro a Roma, Ceresatto ai vertici dell'Atac
PORTOGRUARO
Arriva dal Veneto orientale il nuovo manager dell'Atac di Roma, la più grande azienda municipalizzata d'Italia che gestisce il trasporto pubblico della capitale, con il suo direttore del personale Cristiano Ceresatto di Portogruaro. E non è un caso isolato nelle aziende di trasporti perché anche la Saf di Udine per 11 anni è stata gestita dall'amministratore Gino Zottis di San Donà, e la stessa Atvo, recentemente premiata per il miglior servizio extraurbano in Italia, ha come direttore Stefano Cerchier che viene da Eraclea. Ma si potrebbe inserire anche l'Atap di Pordenone con il direttore di esercizio Luca Piasienter di Concordia Sagittaria. E proprio nella storica cittadina che ieri si sono incontrati, quasi casualmente, Gino Zottis e Cristiano Ceresatto, attraverso gli ambasciatori, dipendenti Saf e Atvo di Portogruaro. In mezzo naturalmente il trasporto pubblico locale di ieri e di domani. Emerge così che «la stabilità del posto è un po' alla base delle aziende che si occupano del trasporto pubblico». Lo ribadiscono gli stessi Ceresatto e Zottis che, nonostante abbiano quasi 40 anni di differenza l'uno dall'altro, si sono ritrovati a condividere i loro contratti, della durata di tre anni. Come dire che «si è praticamente costretti a fornire i risultati». Lo conferma Ceresatto, che in solo 8 mesi alla guida del personale a Roma, «fra poco più di un mese» si ritroverà un azienda che «finalmente cammina da sola».
FUORI DAL TUNNEL
Ceresatto, chiamato a gestire 11.200 dipendenti, a giorni assumerà altri 200 autisti in concomitanza con l'arrivo di 300 nuovi bus per la capitale. «Non è stata una passeggiata - ammette il dirigente Atac - anche perché la mentalità del nord è diversa rispetto a chi lavora a Roma. Ora però mi sento di poter difendere il personale che ogni giorno riesce a garantire il servizio pubblico in una città con mille problematiche». Cristiano Ceresatto, 36 anni, dopo il diploma con 100 al liceo e la doppia lode per le lauree, ha iniziato praticamente in Ascopiave per poi passare nel cda dell'Atac e quindi alla guida del personale della più grande azienda municipalizzata d'Italia. Un percorso già tracciato da Zottis e che nel Veneto orientale ha trovato successo con tutti coloro che da questo territorio hanno portato la loro professionalità nel trasporto pubblico.
Marco Corazza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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