Cvn, ecco l'ordine che obbliga Fiengo a restare

Giovedì 22 Ottobre 2020
Cvn, ecco l'ordine che obbliga Fiengo a restare
LA DECISIONE
VENEZIA La fiducia nella serietà, professionalità e abnegazione nei confronti dell'avvocato dello Stato Giuseppe Fiengo restano immutate. Ma le dimissioni da amministratore straordinario del Consorzio Venezia Nuova «potranno acquistare concreta ed effettiva efficacia solo all'esito del compiuto adempimento di tutte le attività necessarie». Con cortese fermezza e con una nota di ringraziamento per il compito svolto finora, il Prefetto di Roma ha respinto le dimissioni di uno dei due commissari straordinari del Consorzio Venezia Nuova, che aveva reso nota la sua decisione di rimettere l'incarico assegnato cinque anni fa all'indomani dell'approvazione definitiva del Decreto Agosto, che sancisce la nascita dell'Autorità per la salvaguardia della Laguna e dispone la messa in liquidazione del Consorzio.
IL RICHIAMO
«Oltre a un significativo mutamento del quadro della governance - scrive il prefetto Matteo Piantedosi - la recente novella legislativa ha disposto in capo agli amministratori straordinari l'obbligo di attendere ad importanti adempimenti entro una cornice cronologica alquanto serrata». Ovvero entro sessanta giorni dalla nomina del commissario liquidatore, tutti gli organi - compresi i commissari Fiengo e Francesco Ossola - dovranno trasmettere al Ministero delle Infrastrutture e al commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz, una relazione illustrativa sull'attività svolta e il relativo rendiconto, fermi restando gli altri obblighi a loro carico previsti dalla normativa.
In sostanza i due commissari dovranno, oltre al passaggio delle consegne, dettagliare la propria attività di questi anni. Dunque in questo momento nessuno si può muovere, perché il lavoro da fare non è ancora concluso e si profila particolarmente critico, in fase di passaggio delle consegne e di affidamento a una nuova struttura organizzativa.
Piantedosi scrive ancora «La signoria vostra converrà sulla prioritaria esigenza di adempiere alle disposizioni di legge e portare a compimento le delicate incombenze che a breve il collegio dovrà attuare».
IL FUTURO
L'avvocato Fiengo non commenta, ma si dichiara disponibile a concludere il proprio mandato, per risolvere i numerosi problemini rimasti in piedi a proposito del Mose. Chi invece auspica una veloce nomina del commissario liquidatore è il parlamentare Pd, Nicola Pellicani, che aggiunge quanto in questo momento il tema delle nomine sia caldo per Venezia: «in ballo - dice - ci sono la nomina del presidente dell'autorità portuale, dell'autorità per la laguna di Venezia e del commissario liquidatore. Mi auguro che vengano scelte le persone giuste, si tratta di una scelta strategica per il futuro di Venezia e della laguna per i prossimi anni».
Raffaella Vittadello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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