Curon in Alto Adige su Netflix Una serie tv dedicata al mistero

Sabato 6 Giugno 2020
CINEMA
Una serie originale Netflix soprannaturale che esplora il tema dell'identità e l'istinto del doppio che è in ognuno di noi, giovani e adulti, per ragioni opposte, ma che esiste ed è innegabile. A far da sfondo un paesaggio da cartolina. Dalle acque del lago di Resia emerge muto un campanile, testimonianza solitaria del vecchio paesino di Curon, in Alto Adige. È qui che è stata girata e ambientata la nuova serie italiana Curon, originale Netflix, prodotta da Indiana Production. I sette episodi, diretti da Fabio Mollo e Lyda Patitucci e scritti da Ezio Abbate, che per Netflix aveva lavorato alla sceneggiatura di Suburra, insieme agli autori Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, arriveranno sulla piattaforma il 10 giugno e saranno disponibili in tutti i paesi in cui è attivo il servizio.
IL SENSO DEL DOPPIO
Lo show fonde il tema del doppio, dalle derive soprannaturali.
Anna (Valeria Bilello) ha dovuto abbandonare Curon poco dopo l'adolescenza per una tragedia avvolta dal mistero, ma si sta preparando a fare ritorno alla città natale con i figli gemelli Daria e Mauro (Margherita Morchio e Federico Russo). La popolazione locale non sembra accogliere di buon grado la situazione e i due fratelli non si capacitano del motivo. Anna scompare senza lasciare traccia e i due ragazzi sono costretti a cercare da sé una verità che affonda le radici proprio nel passato di Curon e della loro famiglia.
«Coraggio e determinazione» spiega Bilello, «avevano spinto Anna fuori da Curon. Ma poi torna in quel luogo per cercare il proprio passato, rischiando di mettere in pericolo i suoi ragazzi che considera quasi dei fratelli. Da una parte li ha voluti e tenuti nonostante fosse giovanissima, dall'altra è rimasta una donna irrisolta». Bilello ha ricordato di essere felice di partecipare come protagonista a questa produzione che arriverà in 190 paesi, e ha ricordato che il suo è un ritorno a Netflix dopo la produzione internazionale «Sense8» del 2017.
I PROTAGONISTI
Per Luca Lionello, che interpreta Thomas il padre di Anna che vive insieme a un lupo e che all'inizio la accoglie con un qui non c'è posto, dice di essersi ispirato per il suo ruolo a un cavaliere solitario tipo Clint Eastwood. Curon esplora il lato oscuro dei protagonisti - adulti e ragazzi - mescolando thriller e il racconto. Nel cast anche Anna Ferzetti nei panni di Klara, La bella e brava Juju Di Domenico, Alessandro Tedeschi, Giulio Brizzi, Max Malatesta e Luca Castellano. I giovani Margherita Morchio e Federico Russo che sono i due gemelli, si sono detti particolarmente emozionati ma di essersi trovati a loro agio fin alle prove copione anche se non si conoscevano. In particolare, Federico Russo ha ammesso di essersi adeguato ai ritmi tranquilli di Curon. Esempio lampante in questo senso è il personaggio di Lukas (Luca Castellano): un ragazzo mite, timido e remissivo il cui doppio è spietato. Fabio Mollo, che firma la regia con Lyda Patitucci, racconta «come il campanile e il lago abbiano avuto un ruolo fondamentale: ci siamo fatti guidare dai luoghi per far emergere o nascondere l'istinto animale dell'uomo». «La natura torna nella trama e ci accompagna» aggiunge Patitucci.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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