Crociere, avanti con tre alternative

Mercoledì 20 Febbraio 2019
Crociere, avanti con tre alternative
GRANDI NAVI
VENEZIA Comune e Regione hanno incontrato il ministro delle Infrastrutture, ma alla fine sembra che la montagna abbia partorito un topolino. Nessuna decisione è stata infatti presa, anche se questo già lo si sapeva visto che si trattava di un incontro illustrativo e le navi continueranno anche per tutto il 2019 (e probabilmente il 2020) a passare per il bacino di San Marco. Se questo era lo scenario peggiore per le associazioni ambientaliste e di cittadini, per il sindaco Luigi Brugnaro è senz'altro un passo in avanti nella direzione da lui auspicata, visto che l'adeguamento del canale Vittorio Emanuele III è rimasto in agenda come l'unica ipotesi transitoria praticabile.
«Sicuramente - ha detto all'uscita - un obiettivo condiviso da me, dal governatore Zaia e dal ministro Toninelli è che si mantenga e si preservi l'industria crocieristica».
L'INCONTRO
All'incontro al Mit con il ministro hanno partecipato il ministro Danilo Toninelli, il sindaco Brugnaro e l'assessore regionale ai Lavori pubblici, infrastrutture e trasporti Elisa De Berti e tutti hanno manifestato soddisfazione per l'esito.
«Incontro positivo - ha commentato il sindaco all'uscita - da parte nostra abbiamo riscontrato un grande spirito di collaborazione. Quando ci saranno decisioni di lungo termine le discuteremo, mentre per quanto riguarda quelle di breve periodo, noi caldeggiamo la soluzione di togliere le grandi navi da San Marco. E questo si può fare semplicemente con un po' di carotaggi del canale Vittorio Emanuele».
LE SOLUZIONI
Come aveva anticipato la scorsa settimana all'incontro con le compagnie della crocieristica, il ministro ha confermato la sua idea per le grandi navi: tenerle a Venezia, ma fuori o ai margini della laguna. Così, Toninelli manderà a breve una lettera al presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Pino Musolino, in cui chiederà una serie di precisazioni tecniche. La richiesta è di fornire entro 90 giorni un elaborato di fattibilità tecnico-economica su tre soluzioni tra quelle ipotizzate per spostare le grandi navi fuori da Venezia: il progetto su Chioggia, quello su Porto Malamocco e quello su Porto San Nicolò. «I tre progetti - ha detto il ministro verranno sottoposti a consultazione pubblica per poi procedere alla decisione finale, sempre in condivisione con i territori e i soggetti interessati, e dunque alla realizzazione».
Difficilmente arriverà qualcosa prima dell'estate, visto che di mezzo ci sono le elezioni europee . Musolino, dal canto suo, ieri mattina aveva detto no comment: «Come Garibaldi posso solo dire Obbedisco, ma le notizie probabilmente le saprò prima dalla stampa».
LA REGIONE
Incontro fruttuoso anche per De Berti, a Roma al posto del presidente Luca Zaia.
«L'incontro col ministro Toninelli è stato positivo- commenta - è stata condivisa la necessità di togliere le navi dal bacino di San Marco. In attesa degli approfondimenti sulle tre soluzioni individuate - conclude - abbiamo richiesto di procedere con i carotaggi sul canale Vittorio Emanuele. Confidiamo che, al di là della soluzione a lungo termine, ci sia da parte del ministero la volontà di dare risposte in tempi brevi sullo spostamento delle grandi navi dalla Giudecca e da San Marco».
GLI AMBIENTALISTI
Non è sorpresa dell'esito Andreina Zitelli, membro per molti anni della Commissione nazionale Via al Ministero dell'Ambiente: «Le decisioni si prendono nelle sedi deputate e questa è il Comitatone. È solo lì che il sindaco Brugnaro potrà sostenere che togliere le grandi navi da San Marco e Giudecca si può fare semplicemente con un po' di carotaggi del canale Vittorio Emanuele».
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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